Vacca: “Dedico il gol a Quinto e al mio procuratore”

Vacca: �Il gol? Mi � stata scaricata palla, l�ho controllata per andare al tiro, l�ho presa bene e fortunatamente � entrata in porta. La mia prestazione? Cerco sempre di divertirmi, poi spesso accade che quando mi diverto gioco bene. Sono abbastanza contento della prestazione mia e della squadra. La sconfitta di Castellammare ci ha incattiviti. Oggi siamo scesi in campo con ulteriore rabbia e cattiveria. Sul gol ho abbracciato Quinto: da quando sono arrivato lui viene criticato spesso ingiustamente. Non � facile giocare quando tutta la gente non fa che aspettare un tuo errore per fischiare. La dedica del mio gol va a lui e al mio procuratore che mi � sempre vicino. Sono maturato tanto anche perch� l�anno scorso ho trovato un tecnico molto preparato che mi ha fatto da maestro. Facevamo le riunioni fino alle due di notte. Ho imparato tanto. Un giocatore non cambia tutta la squadra: anche a Castellammare se avessi giocato io l�avremmo persa uguale la partita. Stiamo andando alla grande ma non dobbiamo abbassare la guardia. Luned� andremo a Lecce con grande maturit� e umilt�. Si affronteranno due squadre costruite per vincere. Anche loro hanno un ottimo allenatore, sar� una bellissima partita. Sirene di mercato? Se sono qui � perch� ho meritato la Lega Pro. Di sirene ne ho sentite parecchie che poi si sono rivelate chiacchiere, se arriveranno offerte sar� la societ� col mio procuratore a valutare. � un campionato equilibrato l� davanti: chi avr� maggiore costanza porter� a casa l�obiettivo. Il gioco bene o male � rimasto lo stesso. L�allenatore � stato bravo e umile a non distruggere ci� che avevamo imparato in passato. L�anno scorso siamo arrivati in finale, abbiamo vinto una Coppa Italia, non credo abbiamo sbagliato qualcosa. Forse siamo arrivati in finale un po� corti. Rispetto all�anno scorso verticalizziamo di pi� ma non scordiamoci che l�anno scorso eravamo il miglior attacco anche se giocavamo in orizzontale. Penso sia cambiato soltanto il modo in cui attacchiamo�.