Tour de force finale, otto gare in un mese e mezzo

Il Foggia raccolto in cerchio dopo il triplice fischio

Otto gare decisive da qui al termine della stagione

Otto partite decisive nel giro di poco più di un mese. E’ in programma per il prossimo 25 aprile, infatti, l’ultimo match della regular season del girone C di Lega Pro. Quarantasei giorni nei quali i  ragazzi allenati da Marchionni dovranno fare i conti con le proprie ambizioni. A salvezza oramai acquisita, un buon filotto di risultati utili di qui al termine della stagione potrebbe infatti proiettare i rossoneri dritti dritti in zona play-off, traguardo inimmaginabile ad inizio anno. Messe da parte le vicende societarie, che hanno destabilizzato non poco l’ambiente sino a questo momento, la squadra è adesso chiamata a rispondere sul campo.

Focus sul prossimo avversario: la Cavese

Con Del Prete fermo ai box per una lesione al retto femorale sinistro e Dell’Agnello ancora fuori a causa della squalifica rimediata nel match interno contro la Vibonese, i satanelli si preparano ad affrontare allo Zaccheria il fanalino di coda del campionato, la Cavese allenata dal napoletano Salvatore Campilongo. Un avversario per quanto abbordabile, complice la rosa decimata causa covid che ha portato anche al rinvio di due partite, comunque da non sottovalutare e già in grado di mettere in difficoltà la squadra di Marchionni nel match d’andata disputato allo stadio Lamberti di Cava de’ Tirreni, dove a spuntarla furono gli ospiti con un rigore di Alessio Curcio al 55’ minuto di gioco.

Il giocatore del momento: Alessio Curcio

E’ proprio al dieci romano che si affidano i rossoneri. Sicuramente il giocatore più in forma della compagine foggiana, reduce da una super prestazione a Torre del Greco condita da un capolavoro balistico e da una doppietta nel finale. Sarà ancora il suo talento a togliere le castagne dal fuoco per i rossoneri? Vedremo.

Il cammino del Foggia in campionato

Guradando indietro, poi, al percorso fatto fino a questo momento dai satanelli possiamo notare come il Foggia abbia disputato la bellezza di ventotto partite nell’arco di cinque mesi, in pratica viaggiando ad una media di quasi sei gare ogni trenta giorni, e come soltanto in dieci occasioni abbia avuto a disposizione un’intera settimana per preparare il match successivo. Ad appesantire ulteriormente il calendario, inoltre, le tre partite non disputate ad inizio stagione che si sono cumulate nel corso del campionato. Statistiche che, se non giustificano, quantomeno spiegano il cammino altalenante tenuto dalla formazione rossonera. Ritmi che, tra l’altro, proseguiranno inalterati fino al termine della stagione e che ci auguriamo non influiscano negativamente sul risultato finale.