TEAM ANALYSIS SUL COSENZA

scritto da Piero Colangelo
Match Analyst SICS
Osservatore Scout R.O.I.

Le soste durante il campionato sono sempre temute dagli allenatori perch� abbassano inevitabilmente la tensione e la concentrazione nel gruppo ed a volte il quadro diventa pi� preoccupante se il turno prevede lo scontro con squadre che sotto l�aspetto squisitamente tecnico sono indiscutibilmente inferiori. Diventa quindi fondamentale per l�allenatore lavorare anche e soprattutto sotto l�aspetto mentale per evitare quel �rilassamento� che tante volte pregiudica ha finito per pregiudicare il risultato finale
C�� da scommettere che il Cosenza, ancora alla ricerca della prima vittoria, condotto da un allenatore esperto e navigato, metter� in campo tutta quella grinta e cattiveria agonistica che hanno caratterizzato le ultime prestazioni della squadra silana, per sorprendere e mettere in difficolt� in Foggia.
Dopo il deludente pareggio interno con il Livorno e la sconfitta in casa della Cremonese, in cui la squadra calabrese ha mostrato limiti tattici e tecnici davvero preoccupanti, le prestazioni con il Perugia ed il Carpi hanno mostrato segni evidenti di crescita che in questo momento fanno della squadra di Braglia una compagine temibile soprattutto sotto l�aspetto dell�intensit� agonistica e determinazione.
Nella gara con il Carpi si � assistito anche ad un importante cambio nel sistema di gioco, passando dal 1-3-5-2 di cui Braglia � un affezionato sostenitore ad una difesa a 4 schierata con il modulo 1-4-3-1-2.
Sino alla partita con il Perugia, era evidente la difficolt� del Cosenza di costruire azioni da goal. Al contrario, nella partita disputata in Umbria, si � potuto ammirare un pressing offensivo che ha messo in seria difficolt� il grifoni perugini. Per buona parte della gara, in modo particolare nel primo tempo, c�� stata un�aggressione forte sul portatore di palla e molta attenzione all�intercetto sugli appoggi. La squadra ha imposto ritmi elevati che permettevano di arrivare in anticipo sulle seconde palle e ripartire con veloci ripartenze.
Grazie alle discrete qualit� tecniche di Legittimo e Capela, spesso in grado di avviare l�azione anche con verticali che saltavano il centrocampo, la squadra iniziava l�azione con una buona costruzione dal basso, per poi cercare la verticalizzazione, non potendo contare nella zona mediana del campo calciatori particolarmente dotati nel fraseggio, con la sola esclusione del giovane Palmieri. Se andava giudicata positiva la fase di non possesso, la stessa cosa non poteva dirsi per quella offensiva, dove come centrocampisti centrali agivano lo sgusciante Garritano, impiegato comunque come interno cos� come l�altro calciatore dotato di buone doti tecniche come Mungo. L�azione d�attacco aveva il suo sviluppo soprattutto sulle fasce, dove con sistematicit� scivolava a sinistra Garritano per dare man forte a Corsi .
A reggere il peso dell�attacco rimaneva spesso il solo Maniero, supportato a tratti dal veloce e dinamico Tutino che, comunque, non pu� considerarsi una vera e propria punta.
Con il Carpi, Braglia ha rivoluzionato il posizionamento della squadra pur cercando di conservare quel connotato di aggressivit� che aveva caratterizzato la prestazione precedente.
A causa dell�infortunio di Capela � stata rispolverata una vecchia conoscenza del campionato di C girone C, Idda, Casertana e Benevento le piazze pi� importanti dove ha giocato ed � stato escluso dall�undici titolare un pupillo di Braglia, Legittimo, trasformato quest�anno dall�allenatore in centrale difensivo dopo una carriera come esterno basso.
A centrocampo il play Palmieri ha lasciato il posto al pi� prestante ed esperto Bruccini, anche per lui una onesta carriera sui campi di C, mentre a Mungo gli � stato restituito il compito che gli � abituale, quello di trequartista.
Il trio di centrocampo � completato dal redditizio Verna, calciatore molto apprezzato da Gattuso ai tempi del Pisa e bravo nell�inserirsi senza palla, e dallo stesso Garritano, che ha conservato pi� o meno gli stessi compiti, spostato per� sulla fascia sinistra, supportato dal dinamismo e piedi discretamente sensibili di D�orazio, anche lui in B dopo tanta gavetta nella serie inferiore.
Accanto a Maniero, Braglia ha schierato a Carpi Di Piazza. Nella gara con il Carpi ex Lecce e Foggia ha mostrato il solito piglio combattivo, la solita abilit� nell�attaccare lo spazio, ma la sua prova verr� soprattutto ricordata per un tiro mandato in curva a non pi� di cinque metri dalla porta, non riuscendo a tradurre in goal un traversone dalla tre quarti colpito con il collo del piede e non con il comodo piattone. Di Piazza sar� assente contro la sua ex squadra perch� infortunato. Con ogni probabilit� ci sar� il ritorno da titolare di Tutino, meno probabile che Braglia sperimenti l�attacco a due punte inserendo il panzer franco ghanese Baclet.
La squadra a Carpi ha costruito numerosi occasioni da goal e non avrebbe affatto demeritato la vittoria. Con il nuovo assetto tattico che prevede due punte e l�assistenza del trequartista il Cosenza si � dimostrato pi� incisivo anche se concede qualche spazio di troppo nella zona centrale del campo, ed � soprattutto per questa ragione che il tecnico toscano preferir� tornare a giocare con una sola punta e due trequartisti.