scritto da Piero Colangelo
ALLENATORE UEFA B
Match Analyst SICS
Osservatore Scout R.O.I.
Se la partita tra Foggia e Padova non � da ultima spiaggia, certamente � di fondamentale per il cammino delle due squadre, invischiate da inizio campionato nei quartieri bassi della classifica.
Fa bene Bisoli a gettare acqua sul fuoco affermando che le partite decisive sono sempre le ultime mentre anche i pareggi portano punti importanti e si sa come in B i distacchi tra le squadre siano minimi e qualche punticino in pi� pu� addirittura cambiare le prospettive future della squadra.
Il Padova � partito in questo campionato con un organico inadeguato, quasi per intero quello con cui ha effettuato la storica promozione dalla C. Ma � notorio come il divario tra le due categorie sia notevole ed a gennaio la dirigenza � dovuta intervenire in modo massiccio per consegnare all�allenatore della promozione (frettolosamente allontanato e poi con la stessa tempistica richiamato), una compagine competitiva che possa giocarsi appieno le carte per arrivare al mantenimento della categoria, obiettivo che, seppur non semplice da raggiungere, non vede pi� la compagine patavina come una delle squadre maggiormente indiziate. Importante sar� il pieno recupero fisico di calciatori come Lollo e Mbakoku e Cherubin che non hanno quasi mai giocato nella prima fase del campionato.
Prendendo in esame le ultime prestazioni della squadra veneta, si evidenzia come Bisoli alterna anche nel corso della stessa partita due sistemi di gioco: il 3-5-2 ed il 3-4-1-3, potendo disporre di calciatori bravi tecnicamente ed abili nel posizionarsi tra le linee, tra questi Capello, il talentuoso Clemenza e lo stesso Mercandella. Tutti calciatori che verrebbero sacrificati nel modulo 3-5-2 , con eslcusione di Capello che pu� essere adattato nel ruolo di punta, pur non avendone tutte le caratteristiche. Ma con ogni probabilit� sar� proprio quest�ultimo, cos� come � avvenuto nella prima parte del campionato, a sostituire il temibile nigeriano Mbakoku. In alternativa potrebbe giocare Baraye, ma il calciatore ex Parma � un esterno alto molto veloce che ama comunque giocare in posizione molto decentrata.
Difficile prevedere se l�allenatore, come nella partita con la Cremonese, inserir� un trequartista per aumentare la pericolosit� del reparto offensivo o se opter� per un centrocampista di contenimento in pi� come ha fatto nella gara interna con la Salernitana. Padalino dovr� preparare la partita tendendo in considerazione queste due opzioni Si ripetono in parte le stesse problematiche presentatesi nella partita con il Pescara dove alla fine Pillon opt� per il trequartista.
Bench� l�allenatore passi per un difensivista, il Padova non rinuncia a fare la partita. Non avendo grossa qualit� tecnica nel reparto difensivo , quasi mai la costruzione avviene dal basso. Nel suo 3-5-2, in fase offensiva porta comunque sempre i due quinti molto alti per dare respiro al gioco. I due esterni di centrocano Longhi e Morganella si dimostrano elementi fondamentali, entrambi sono dotati di grandi capacit� aerobiche tanto da sembrare quasi inesauribili nel loro lavoro �a tutta fascia�
La densit� nella zona centrale dell�attacco la danno le due punte che giocano molto vicine, accompagnate nell�azione anche dal traquartista, qualora venga schierato. Il Padova � una squadra che crea durante la partita un numero discreto di occasioni da rete, purtroppo la percentuale di realizzazione non � certamente tra le pi� alte di questo campionato.
In fase di non possesso i due mediani Calvano e Pulzetti (quest�ultimo in sostituzione di Lollo infortunato) giocano accentrati fungendo da argine alle avanzate avversarie. Nel 3-5-2 la loro azione difensiva � sostenuta anche dal promettente Broh, calciatore di propriet� del Sassuolo, che va a posizionarsi, di solito, sulla fascia destra, in una posizione maggiormente defilata rispetto agli altri due centrocampisti.
Quando la squadra si abbassa sin nella propria area i due mediani giocano scaglionati molto vicini alla linea dei 5 difensori.
Molto accorto � il Padova nella fase difensiva, Trevisan, insieme ai due nuovi arrivati Cherubini e Andelkovic, garantiscono una soddisfacente tenuta del reparto. Mentre gli stessi Morganella e Longhi se la cavano discretamente anche in fase di interdizione, oltre che di spinta.
Analizzando pi� da vicino i dati statistici del Padova, si nota come la squadra veneta abbia una media sufficiente di tiri verso la porta: 11, 59 mentre non � alta la percentale di quelli sono stati indirizzatI nello specchio: 3,68. Le ultime prestazioni della squadra non evidenziano varianze significative rispetto ai valori medi indicati a testimonianza che nuovo Padova rivoluzionato non � ancora riuscito a fare meglio sul piano del gioco e delle conclusioni rispetto a quello precedente se si esclude la partita in casa con il Verona con ben 15 conclusioni e 6 nello specchio della porta.
Piuttosto basso � infatti il possesso palla: 44,94 ed anche sotto la media � il nunmero dei passaggi 327,77. Ancora pi� bassa quella dei passaggi accurati. Il valore di 77,93 � da ritenersi insufficiente.