scritto da Piero Colangelo
ALLENATORE UEFA B
Match Analyst SICS
Osservatore Scout R.O.I.
Non fa pi� notizia la bella favola del Cittadella, piccolo comune alle porte di Padova di circa ventimila anime, da pi� di un decennio alla ribalta del calcio nazionale attraverso una permanenza stabile nel campionato cadetto. Unica eccezione la stagione 2014/15 in cui la squadra veneta retrocesse in serie C, ma a cui segu� l�immediato ritorno nella serie superiore. Senza contare che lo scorso campionato ha sfiorato la promozione in serie A uscendone alla semifinale play off con il Frosinone senza perdere nessuno dei due scontri diretti.
Un miracolo calcistico che trova le sue radici nelle profonde conoscenze dello staff tecnico e nell�oculata gestione delle risorse finanziarie da parte della propriet�. Il progetto societario � indirizzato infatti alla valorizzazioni di giovani calciatori del vivaio o di elementi acquistati nelle categorie inferiori per poi rivenderli quando hanno raggiunto un�alta valutazione di mercato.
Ultimi esempi sono Varnier , ceduto all�Atalanta e nel giro dell�under 21 e quel Kuam� pescato dal Sassuolo in Costa D�avorio e che sta facendo pi� che bene al Genoa tanto da destare l�attenzione di top club non solo italiani.
Profondamente rinnovato, il Cittadella sta ripetendo a grandi linee l�exploit dello scorso anno. La squadra veneta si dimostra ancora una volta un avversario ostico per qualunque squadra. Alla elevata intensit� di gioco unisce un atteggiamento tattico sempre altamente aggressivo che rende difficile a chi ci gioca contro trovare tempi e spazi su cui attaccare.
Venturato prepara le partite curando quasi in modo maniacale le marcature. Non � un caso che il Cittadella sia la squadra che nel corso di questo campionato abbia subito meno goal.
Analizzando le partite della squadra si evidenzia come essa prediliga il gioco sugli esterni. I due esterni di difesa, Benedetti e Cancellotti, quest�ultimo sostituir� l�infortunato Ghiringhelli, spingono entrambi con continuit� producendo molti cross e traversoni soprattutto per la punta centrale Moncini.
A centrocampo Iori � di fondamentale importanza per gli equilibri tattici della squadra. Non sar� mai un play dotato di qualit� tecniche eccelse, ma le sue prestazioni sono sempre di grande sostanza tanto da risultare uno degli uomini chiave di questa squadra.
Settembrini e Siega aggiungono qualit� e quantit� al reparto centrale, mentre Schenetti ( quest�anno orfano del suo gemello Chiaretti, dotato di minor fantasia rispetto al compagno ma certamente molto pi� efficace in fase di non possesso ), ha libert� di agire tra le linee in modo da dare imprevedibilit� alla manovra ed, allo stesso tempo, creare alternative al gioco sulle fasce.
Ottimamente assortite sono le punte. Finotto garantisce velocit� e gamba nei capovolgimenti di fronte mentre Moncini si sta rivelando quasi infallibile sotto porta.
Lo score dell� ex Spal e Cesena � da top player: 6 goal realizzati in 7 partite. Arrivato al Cittadella a gennaio, non ha impiegato molto tempo per inserirsi in modo efficace nei collaudati schemi della squadra. E� cos� bastato poco perch� Finotto e Moncini abbiano fatto dimenticare a suon di goal ai tifosi veneti il favoloso duo d�attacco dello scorso anno formato da Vido e Kuam�.