Tabbiani: “Equilibrio e coraggio”

Alla vigilia della gara con il Foggia, mister Tabbiani ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa: “Penso che l’analisi del match di Monopoli fatta con i ragazzi sia corretta, bisogna avere la franchezza e la lealtà di riconoscere la bravura dell’avversario e le lacune nella nostra prestazione. Abbiamo avuto un bel confronto e si sono resi conto di qualche mancanza, lunedì bisogna tornare al livello delle prime due gare. Siamo mancati come collettivo e sul piano del palleggio. Detto questo, siamo stati poco brillanti ma abbiamo avuto la capacità di non prendere gol, dimostrando di essere umili. Qualche battuta d’arresto può servire a creare la mentalità giusta in un processo di crescita, dobbiamo ricordarci che questi ragazzi giocano insieme da poco e si stanno conoscendo: partita sottotono, quindi, ma con aspetti positivi. Recuperi? Avrò a disposizione gli stessi di Monopoli, faremo qualche cambio anche perché andiamo incontro a un periodo pesante e serve dare minutaggio a tutti. Sono sicuro che lunedì troveremo tutte le energie. Dobbiamo proiettarci alla gara con il Foggia: sarà una bella partita contro una squadra forte che ha sfiorato la B e ha cambiato relativamente poco, vedremo un altro Catania sotto l’aspetto fisico e qualitativo, i ragazzi hanno voglia di far vedere che siamo quelli già visti contro Crotone e Picerno. Formazione? Avrò dubbi cercando di capire se un calciatore può essere più utile nei 60’ a ritmi più alti oppure nei 30’ successivi, ormai si ragiona sui 16 elementi nell’arco della gara. Zanellato? Ci darà una grande mano, nel corso della prossima settimana valuteremo il livello della sua condizione. Lorenzini rientra dopo la squalifica, dietro abbiamo giocatori di qualità e valuteremo tutte le situazioni cercando di dare spazio a tutti. Noi abbiamo un grande vantaggio, giocando al “Massimino”: i nostri tifosi ci danno carica ed energia fin da quando entriamo in campo per il riscaldamento. Dobbiamo far vedere che siamo aggressivi e propositivi, per trasmettere entusiasmo: non vinciamo perché ci chiamiamo Catania. Dobbiamo aver voglia di rivivere l’emozione del boato dopo il gol, sono queste le emozioni che si ricordano”.