SOS mercato dal Veneziani: il Foggia ha urgente bisogno di rinforzi!

La cifra della gelida serata del Veneziani è tutta in quei pochi minuti da centravanti di Marzupio. Movenze sincopate per “raffazzonare” qualche palla aerea, presenza nemmeno troppo intimidatoria e condizione lontana anni luce da una seppur minima accettabilità! Ovviamente, il centrale appena reintegrato in rosa non è obiettivo di critiche, anzi! Va salutato con affetto e speranza il suo ritorno in campo dopo un infortunio pesantissimo e qualche “scaramuccia” di troppo. Quello scampolo di gara ha testimoniato però l’impotenza del Foggia che si è presentato al cospetto della capolista in pectore del torneo (il cui livello non eccelso a noi pare certificato proprio dal primato di un’onesta squadra come il Monopoli!) in condizioni di formazione oggettivamente disastrate.

Uno tsunami da «sold out» in infermeria si è unito, infatti, alle magmatiche dinamiche di mercato e così mister Zauri si è ritrovato a fare la conta delle figurine staccate dall’album! La generosità di chi ha giocato è fuori discussione, l’applicazione è stata diligente. L’impegno si è visto, almeno quanto – francamente – la povertà nella capacità d’incidere. L’assenza di Emmausso ha spianato la strada alla titolarità di Murano. Che però ancora una volta – e ci spiace sottolinearlo –  è stato impalpabile. Gli allenatori passano ma la “sindrome di Santaniello” (quella per cui il Foggia è stato concepito per un «9» di raccordo ma gioca con uno di profondità e poco incline allo scambio!) non abbandona i satanelli, perennemente incastrati in logiche tecno-tattiche incomprensibili. Sarebbe però limitativo parlare solo di caratteristiche (pure ben note!) che poco si sposano con la versione ‘24/25 della compagine rossonera: doverosamente, c’è da dire – infatti – che l’ex attaccante del Picerno ci sta mettendo del suo. La saggezza popolare ricorrerebbe al detto “Aiutati che Dio ti aiuta”: ebbene, l’impressione è che il ragazzo si sia immalinconito e sia incapace di “sbraitare orgoglio”. Si limita al compitino (che neppure gli riesce molto bene!) e sta lasciando scivolare via quest’avventura foggiana senza reazioni rabbiose che gli vengano da dentro!

Uno sbiaditissimo Murano (quasi mai peraltro supportato – lo ribadiamo – da trame che ne esaltino le qualità!) non è comunque il problema principale. Da Monopoli è stato lanciato, infatti, un chiarissimo “SOS mercato” alla società. Se non s’interverrà subito, si rischia – a breve – di dover archiviare questa stagione come fallimentare, in rapporto alle premesse e alle ambizioni estive. Le condizioni fisiche di alcuni elementi non danno grandi garanzie per cui c’è un’assoluta e immediata necessità di rimpinguare un roster divenuto davvero risicato. Alcuni giocatori sono già andati via (l’ultimo Gargiulo), altri potrebbero accodarsi. E i cambi in panchina sono esigui in un momento topico del campionato, con il calendario che nelle prossime due giornate riserva al Foggia una doppia sfida allo Zaccheria (dove non è che abbia brillato più di tanto sinora!) con il Latina dell’ex Boscaglia e il Benevento di Auteri, la compagine – forse – più accreditata per la vittoria finale. 

Servono decisioni rapide e puntuali. Occorrono innesti di valore in grado di sopperire alle carenze di una rosa che ha mostrato diverse criticità strutturali: un playmaker geometrico, svelto di gambe e pensiero, almeno due difensori (di cui un centrale d’impostazione), un attaccante versatile e una mezzala di talento, capace d’infiammare con colpi geniali un popolo anestetizzato da un percorso sommariamente faticoso e quasi mai coinvolgente. E a proposito di talento, ci resta una riga per una postilla su Millico. Il fiore si è appassito. Il piede raffinato si è raffreddato. E qualche segnale di nervosismo è ricomparso. Vincenzino deve tornare a “essere un fattore”. È la conditio sine qua non per vedere un Foggia almeno competitivo. Saremo ripetitivi ma tant’è!