Le parole di Somma dopo Foggia-Viterbese:
”Iacoponi doveva fare una partita difficile contro una Viterbese forte, che ha reso la vita difficile a tutti nelle ultime partite. Ha fatto tanti scatti e non è facile perché si va giustamente in affanno, senza essere accompagnato in alcune situazioni. Ha avuto qualche problema in gestione della palla, ma ha margini di crescita.
Peralta doveva tenere la palla e cercare l’uno contro uno. Non è facile vincerlo sempre, ma ha sempre tenuto bene il pallone e proprio da questa situazione nasce il 2-0. Per me hanno fatto entrambi una bella partita.
La Viterbese è forte ed è stata brava a leggere alcune situazioni. Forse abbiamo avuto frenesia nella gestione della palla e abbiamo perso palloni facili che sono diventati pericolo per noi. Siamo una squadra tecnica più che muscolare e credo che non ci serva frenesia. Alcuni giocatori hanno fatto una partita strepitosa. A volte rischieremo in fase difensiva nell’uno contro uno, ma è una nostra prerogativa.
Questa categoria è complicata e Ogunseye serviva per fisicità negli ultimi minuti, anche perché Beretta non era ancora al meglio. Roberto crea anche sudditanza all’avversario, con l’avversario che ha difficoltà a contenerlo. Accanto a Ogunseye non mi sarei giocato Beretta perché non c’era bisogno. Petermann, Schenetti e Di Noia mi chiedevano il cambio, ma ho fatto finta di non sentirli perché mi servivano in campo, poi ho sostituito gli ultimi due quando erano esausti.
I tifosi mi hanno detto che non saltavo con la squadra, ma peso troppo che facevo un macello se lo avessi fatto. Ho provato emozione e essere sulla panchina e anche pressione, ma è giusto sia così. Foggia e lo Zaccheria sono una piazza e uno stadio importante, per me questa è come una seconda vita.
Ritengo che Markic sia il più bravo che abbiamo nell’uno contro uno. Oggi c’è stato un gran pericolo nel primo tempo con Polidori perché colpisce da solo. I 3 dietro oggi hanno fatto una partita impeccabile.
Ho una rosa importante, costruita per fare bene ed è stata ben allenata daGallo. Il rischio per noi allenatori è di prendersi qualche “va a quel paese”, ma ben venga questa abbondanza.
Ho scelto Rutens perchè Leo non era al massimo della condizione e non mi ha dato sicurezza organica. Lo vedevo in difficoltà nei recuperi. Nella setimana tutti avevano capito chi giocasse. Ho provato anche Leo come centrale nella difesa a 3.
Ritengo questa fosse una partita da scontro diretto perché sono tutte partite difficili, che potranno essere determinate anche da episodi.
Ho fatto le telecronache di Avellino, Cerignola e Monopoli e credo andranno affrontate una per una con massima attenzione.
Per Vacca e Beretta credo ci vogliano ancora delle settimane, per condizione atletica e salteranno le tre partite di cui ho parlato prima. Di Pasquale sarà presto con noi.
Ho commentato il Foggia che ha vinto a Latina ed era da stropicciarsi gli occhi. Parlando con gli addetti ai lavori, ho sempre detto che se i playoff fossero iniziati 3 settimane fa, gli avrebbe vinti il Foggia. Ho stima nei confronti del Foggia e confermo anche da dentro questa impressione, non solo parlando in ottica playoff, ma anche dal punto di vista del gruppo. Molto dipenderà anche dallo stato fisico e da come andranno le partite”.