�Sono arrivato a luglio con grande entusiasmo�, ricorda Minesso, �sapevo che mi sarei dovuto mettere in discussione e che avrei potuto giocare e non giocare. Certo non mi aspettavo tante difficolt�, ma ho sempre rispettato le decisioni di Bisoli. Lui � un tecnico che non d� molte spiegazioni in merito alle sue scelte, un giocatore pu� passare dalla tribuna al campo in un battibaleno. Quello che potevo fare era solo allenarmi al massimo e farmi trovare pronto�.
A proposito del tecnico. Lei lo ha avuto per tanti anni a Cittadella, come l�ha ritrovato? �Ho ritrovato il Foscarini che conoscevo. Al suo fianco ho vissuto tante esperienze e ci ha sempre legato una stima reciproca. Ho visto che ha voglia di rimettersi in discussione e mi fa veramente piacere tornare a lavorare con lui. Cosa mi piace del mister? � una persona che mantiene la calma e fa capire bene i concetti di gioco che vuole. � molto chiaro, ama attaccare la porta e per i giocatori offensivi � importante questa filosofia�. Ma non aspettiamoci certo uno �zemaniano�. �Ad attaccanti e trequartisti come noi chiede un lavoro totale. Nella fase di non possesso palla vuole che nessuno perda il riferimento degli avversari e ci d� un bel po� di compiti difensivi. Come � giusto che sia�. Come vi approcciare alla fase decisiva del girone d�andata? �La partita contro il Carpi sulla carta pu� sembrare semplice, in realt� sar� una delle pi� dure. Vogliamo vincere, il piccolo passo in avanti contro l�Ascoli non conta niente e dobbiamo riprenderci i punti che abbiamo lasciato per strada in questi mesi. Con l�obiettivo di arrivare il prima possibile alla salvezza, il traguardo minimo al quale pu� ambire una formazione come la nostra�.
Fonte: Mattino di Padova