Tante assenze, scarse motivazioni e qualche errore di troppo i fattori determinanti nel tracollo del Foggia al Menti di Castellammare di Stabia. Una formazione rimaneggiata quella rossonera che, nonostante tutto, parte anche bene, trovando subito la via della rete, al quarto minuto, con uno scatto in profondità del giovane centravanti Baldè. Gol che però viene annullato per fuorigioco. Il Foggia continua a tessere buone trame di gioco fino al quarto d’ora, quando l’attaccante napoletano Alessandro Marotta centra in pieno la traversa con un tiro da posizione incredibilmente ravvicinata. Due minuti più tardi arriva la doccia fredda targata Gennaro Borrelli, che imbeccato da un preciso cross del compagno Rizzo, infila da due passi l’incolpevole Di Stasio. Foggia che reagisce qualche minuto più tardi con un tiro spedito alto da distanza favorevole di D’Andrea, servito ancora una volta dal propositivo Baldè. Alla mezz’ora, poi, arriva la più grande occasione del match per i ragazzi di Marchionni, con un gran destro di Alessio Curcio dal cuore dell’area di rigore avversaria sul quale vola l’estremo difensore Farrone, che mette in angolo. Cinque minuti dopo è ancora il centravanti stabiese Marotta ad impensierire la retroguardia rossonera, centrando il secondo legno della sua partita con una conclusione potente e precisa dal limite dell’area. Prima frazione che termina uno a zero per i padroni di casa.
Ospiti che partono subito forte nella ripresa con una gran discesa sulla fascia destra del solito Baldè, sicuramente il più vivo dei suoi, che mette al centro un traversone sbilenco che per poco non beffa il portiere avversario. Sul ribaltamento, poi, arriva il colpo di testa di Marotta, questa volta a segno, che, servito da un cross dalla sinistra di Orlando, supera il giovanissimo portiere foggiano Di Stasio, sfortunato protagonista di giornata. Azione che si ripete quasi in fotocopia dodici minuti più tardi, ma dal lato opposto, ancora con Marotta che, sempre di testa, punisce nuovamente un incertissimo Di Stasio. Match che da questo momento in poi prosegue senza ulteriori colpi di scena fino al triplice fischio del direttore di gara che decreta il tre a zero finale in favore dei padroni di casa e la tredicesima sconfitta stagionale della squadra di Marchionni.