Le parole di Cudini prima di Foggia-Catania:
“Manca ancora qualche ora alla fine del calciomercato, sono rientrato che era già in evoluzione ma siamo andati alla ricerca delle caratteristiche per fare quel tipo di gioco che è a noi consono. So che non è semplice, ma sono contento dei ragazzi arrivati. Le basi che abbiamo indirizzato per buttare giù questa seconda parte era quella di utilizzare una disposizione tattica ben precisa, cosa che in precedenza non era così marcato. Abbiamo tempo fino a stasera per fare qualcosa.
Incontriamo forse la squadra più completa, sia qualitativamente che quantitativamente. Il Catania ha fatto un mercato importante, ma anche loro vengono da alti e bassi. Ci giochiamo la partita con fiducia e sappiamo di non poter fare passi falsi. Andremo alla ricerca del risultato.
Ho trovato un umore e uno spogliatoio diverso. Oltre a chi è andato via, c’era forse bisogno di cambiare vento e ritrovare stimoli nello spogliatoio. C’è grande disponibilità sia dei vecchi che dei nuovi. Senza stimoli sarebbe stato difficile, ma ho trovato disponibilità.
Prima di tornare a Foggia ho chiesto al Presidente giocatori per fare un gioco specifico. Tutti dicono che il Presidente e la società vogliono giocare 4-3-3, ma io ho sempre giocato 4-3-3. Forse precedentemente mi ero adattato troppo alle caratteristiche della squadra, mentre adesso torneremo a quel modulo. Sono rientrato con grande entusiasmo, ma ero molto deluso quando sono andato via perché sentivo la mia responsabilità quando sono andato via in quella situazione. Ho accettato con grande entusiasmo e credo in questa squadra e nella piazza di Foggia. Dobbiamo riconquistare una classifica che precedentemente ci eravamo anche meritati.
Sono stato partecipe ora nel mercato come quest’estate. A volte non sempre si riesce a fare quello che si vorrebbe e ci si deve adattare. Gran parte di cose che si sono fatte ora andavano forse fatte quest’estate, ma i presupposti sono arrivati ora.
Sono stato esonerato quando il resto dello staff era stato tenuto in organico. Mister Antognozzi ha deciso di rescindere e il regolamento impone che non possa nuovamente tesserarsi. Ho avuto la fortuna di giocare con Ricchetti e quindi c’è stata la possibilità ora di poter instaurare il rapporto.
Tenkorang ha caratteristiche precise e può giocare mezzala sia a destra che a sinistra. Si tratta di un calciatore con inserimento, gamba, che sa riempire l’area e ci darà spinta offensiva e spero concretizzazione.
Della prima parte di stagione avrei voluto cambiare quest’estate, resettando qualcosa in più nella rosa come caratteristiche. Si sono dette tante cose, ma ho avuto un rapporto molto schietto con il gruppo. Poi non so se qualcuno abbia fatto in modo che le cose non andassero, forse gli stimoli di alcuni non era così diretto e concreto, ma non cerco rivalse in nessuno e non ho sassolini da togliermi, voglio solo proseguire il percorso.
Tutti i nuovi arrivati sono disponibili. Su Carillo abbiamo buone sensazioni perché ha fatto la prima parte di settimana differenziato, per poi aggregarsi in gruppo. Di Noia invece è out, perché ha un problema al flessore che si è ripresentato. Anche per Marzupio i tempi sono ancora lunghi.
Ho lavorato per dare serenità a questi ragazzi, ma quella si potrà trovare solo con i risultati. Dobbiamo fare le cose per bene, lavorando sotto aspetto fisico e mentale, ma sarà la gara a darci di più. Ce la possiamo giocare con tutti, ma dobbiamo migliorare nei dettagli, essendo più pronti, più attenti, sia in fase di finalizzazione che in quella difensiva. Nel secondo tempo a Francavilla abbiamo fatto una buona prestazione e forse avremmo meritato di più.
In questi giorni ho incontrato i tifosi e ho detto che se vogliamo tutti il bene del Foggia bisogna stare vicini alla squadra. Creare a ogni situazione “problematiche” non sarebbe positivo per nessuno. Vogliamo coinvolgerli quanto più possibile, ma sappiamo che ovviamente il risultato fare la differenza. Il Foggia è un patrimonio di tutti e va difeso. Credo sia il momento di stare tutti uniti.
Avremmo potuto fare il salto di qualità ma poi ci è mancato qualcosa. Col Crotone abbiamo fatto un ottimo primo tempo per poi lasciare qualcosa nel secondo tempo, col Benevento avremmo meritato la vittoria, poi forse col Picerno è arrivata la mazzata definitiva. Da lì forse siamo andati troppo dietro al risultato che al procedimento di crescita. Credo che avremmo meritato di avere più punti di quelli che abbiamo fatto. Anche col Potenza avremmo meritato di vincere e nessuno avrebbe gridato allo scandalo se ci fossimo riusciti. Non abbiamo sicuramente mai avuto bel gioco con continuità, ma facevamo il nostro in campo.
Abbiamo cambiato caratteristiche e giocatori in attacco. Forse non ho messo chi c’era prima di metterli in condizione di fare bene. Nel reparto avanzato eravamo mancati, perché eravamo la terza miglior difesa e sicuramente in attacco dovevamo migliorare. Con Millico e Santaniello eravamo già migliorati, poi siamo andati alla ricerca di qualcosa con piede invertito a destra e speriamo che questo ci porti risultati. Potevamo anche non subire gol, ma per vincere serve anche farli.
Non dobbiamo lasciarci andare alla minima difficoltà. A Francavilla abbiamo sofferto poco, e non ho visto la squadra in difficoltà. Ci è mancata la cattiveria, la zampata, per riuscire a pareggiarla. Adesso ci sono calciatori mentalmente più stimolati e bisogna lavorare. Tutti possono commettere errori, ma non dobbiamo piangerci addosso, oltre che cercare di evitare gli errori.
Gagliano è una prima punta che ho sempre seguito ma dov’ero non eravamo mai riuscito a prenderlo. Mancino, con buon tiro, si sa muovere e attaccare la profondità. Spero possa fare bene con Santaniello.
Mattia Rolando è un esterno alto d’attacco di piede mancino. Tecnico, sa tenere palla al piede, attaccare lo spazio e saltare l’uomo.
Manneh è un giocatore veloce, rapido, di attacco profondità e giovane.
Ercolani può fare il centrale difensivo o il braccetto. Si tratta di un difensore esplosivo che sa sia interdire che costruire. Credo possa dare la giusta compattezza al reparto.
Millico è un calciatore che ha ottime caratteristiche tecniche e individuali. Giocherà come terzo di attacco, per rientrare e calciare o puntare. Più riusciamo a tenerlo nel vivo del gioco e più potrà darci soluzioni diverse. Va messo sempre nel contesto e nel ritmo di partita. Credo ci darà soddisfazioni e sarà importante per noi.
Stiamo lavorando sia sull’aspetto mentale che quello fisico. Foggia porta a lavorare anche sulla testa dei giocatori. Il calcio è un gioco di squadra: più si è compatti, più ci sono stimoli, meno scorie ci saranno. La differenza la faranno i risultati e gli episodi. Dobbiamo avere spirito di sacrificio e voglia.
L’ultimo giorno di mercato è sempre il giorno che l’allenatore non vorrebbe quando si deve muovere tanto. Non possiamo pretendere che domani vadano in campo giocatori che non si sono nemmeno visti in faccia. Abbiamo responsi chiari sulle condizioni fisiche di chi è arrivato. Faremo di necessità virtù, ma in queste situazioni a volte le partite vanno incise con giocatori arrivati poco prima. La convocazioni le farò sicuramente dopo le 20. La base però è fatta”.