La Vibonese non vince da tre mesi.
L’ultimo successo risale – infatti – al 2 dicembre scorso, quando s’impose a Caserta (0-2). Da allora la squadra calabrese ha giocato 13 partite, racimolando appena 8 punti, frutto di altrettanti pareggi (con Teramo, Bari, Palermo, Bisceglie, Turris, Cavese, Viterbese e Catania).
E’, di conseguenza, scivolata in basso in classifica, dopo essere stata – nella prima parte di stagione – in zona play off (dopo l’undicesima giornata era addirittura al sesto posto).
Indubbiamente il Covid ha condizionato il cammino della squadra rossoblù (costretta a giocare molte gare in pochi giorni e con numerose assenze, anche a causa di infortuni).
Ora è 15^ con 24 punti, con una sola lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione.
Le 4 sconfitte consecutive (con Juve Stabia, V. Francavilla, Catanzaro e Paganese) – tra la 21^ e la 24^ giornata – hanno indotto il tecnico Galfano, meno di 20 di giorni fa, a rassegnare le dimissioni. Deve aver avuto anche lui la sensazione che si fosse rotto qualcosa. O che, comunque, la squadra (senza quell’animo battagliero che era lecito attendersi, data la crisi di risultati) non giocasse più per l’allenatore.
Così sulla panchina rossoblù c’è, ora, Giorgio Roselli (64 anni, un veterano della C, non nuovo ad esperienze in Calabria). Con l’ex allenatore del Cosenza (dal 2014 al 2016), s’è interrotta la striscia di sconfitte, ma la Vibonese non è (ancora) tornata alla vittoria: 0-0 a Viterbo e 1-1 in casa col Catania (nonostante l’iniziale vantaggio). E il totale delle partite pareggiate è salito a 12. Roselli, però, s’è detto più che soddisfatto di quanto visto domenica scorsa, al cospetto di una “grande” del torneo.
Ora la Vibonese è attesa dal Foggia, reduce da 4 sconfitte consecutive e bisognoso di tornare a far punti (per non scivolare troppo indietro in classifica: era quarto, ora è ottavo).
La filosofia calcistica di Roselli è sempre stata quella di giocare con equilibrio, senza correre rischi. E di colpire quando se ne verifica l’occasione. Un calcio… antico, se vogliamo. Ed è quanto s’è visto in queste prime uscite della sua nuova squadra.
Questo l’undici titolare di domenica scorsa, schierato col 4-4-2:
Marson (23 anni, ex Cesena) tra i pali (diventato titolare, al posto dell’esperto Mengoni, nella gara di andata col Foggia);
linea difensiva composta da Sciacca (25, ex Alessandria), Bachini (26, ex Sicula Leonzio), capitan Redolfi (27, a Vibo dal 2019) ed il giovane Ciotti (21);
il marocchino Laaribi (28, ex Picerno), Ambro (22, ex Palermo), Tumbarello (25, alla seconda stagione in Calabria) e l’esperto Statella (33, ex Catanzaro) a centrocampo;
Berardi (24, a Vibo già nella scorsa stagione) e il bomber Plescia (23, in prestito dal Renate) in attacco.
Fin qui la Vibonese ha realizzato 25 gol, 10 dei quali portano la firma di Plescia (che – tempo fa – si diceva piacesse al Foggia). Berardi ha segnato 3 reti (ma è autore anche di 3 assist), Statella e Laaribi 2.
Ad ogni modo, solo Paganese, Bisceglie, Potenza e Cavese (tutte in zona retrocessione) hanno meno gol all’attivo.
Ma tra le squadre che si trovano nella metà bassa della classifica, la Vibonese è quella che ha subìto meno reti (29), dopo la Viterbese (28).
All’andata (il 25 novembre scorso) finì 1-1. All’iniziale vantaggio di D’Andrea, rispose Laaribi.
Domani (mercoledì) allo Zaccheria arbitrerà il signor Niccolò Turrini di Firenze (fu lui a dirigere il derby di Cerignola, nella passata stagione, vinto dai rossoneri: 0-1).
Fischio d’inizio alle ore 15.