I numeri della Ternana
Con 12 punti – frutto di 3 vittorie (con Paganese, Potenza e Catania) ed altrettanti pareggi (con Viterbese, Palermo e Casertana) – la Ternana è in testa alla classifica del girone C di serie C con una lunghezza di vantaggio su Bari e Teramo (che, però, hanno giocato una gara in meno). Seguono, poi, a quota 10 Avellino, Turris e Juve Stabia (le prime due, però, hanno completato – al momento – solo 4 partite).
Nessuna sconfitta, finora. La Ternana è imbattuta come Bari e Teramo (le altre due squadre sul podio del torneo).
All’attivo ha già 12 reti (nessuno ha saputo – fin qui – fare meglio), mentre al passivo conta appena 4 gol (di cui 3 in una sola partita: con la Casertana, in trasferta).
Il cammino della Ternana
Non è una sorpresa, ritrovare in alto in classifica la Ternana dopo 6 giornate. Alla vigilia del torneo, la squadra rossoverde era annoverata tra le favorite per il successo finale (naturalmente, insieme al Bari – autentica “corazzata” del girone – e a poche altre).
Così dopo un avvio… incerto (3 pareggi nelle prime 4 giornate), Defendi e compagni hanno cominciato a marciare come conviene a chi ha grandi ambizioni: prima il successo sul Potenza (senza discussione: 3-0), poi quello sul Catania (da grande squadra, in trasferta: 3-1) .
La storia della Ternana
Fondata nel 1925, la Ternana vanta 2 partecipazioni al campionato di serie A (nella prima metà degli anni ’70 la squadra rossoverde si mise in luce con il gioco corto di Viciani) e 27 a quello di serie B.
Retrocessa dalla cadetteria al termine della stagione 2017/18 (dopo 6 stagioni consecutive in serie B), la società umbra è al terzo torneo di fila nella terza serie nazionale (dove conta 37 partecipazioni).
Ha chiuso l’ultima stagione al quinto posto, venendo eliminata nei quarti di finale dei play off.
Al vertice della Ternana c’è Stefano Bandecchi (livornese, 59 anni). Il fondatore dell’Università telematica Unicusano (già proprietaria del Fondi) la rilevò nel 2017 dalla famiglia Longarini, per 13 anni proprietaria del club.
L’allenatore della Ternana
Cristiano Lucarelli non ha bisogno di presentazioni. Nato a Livorno nel 1975, ha avuto una brillante carriera da calciatore (dal 1992 al 2012). Attaccante dotato di un gran fiuto del gol (ne ha realizzati oltre 200 in poco più di 550 partite), è stato al termine della stagione 2004/05 il capocannoniere della serie A (con la maglia della sua città).
La sua carriera di allenatore è – di fatto – ancora agli inizi, ma si è già seduto (con alterne fortune) su panchine importanti come quelle di Perugia, Messina, Livorno (in B) e Catania.
Curiosamente, nella scorsa stagione, fu proprio la Ternana (allenata da Gallo) ad eliminare il Catania di Lucarelli (subentrato a Camplone) nei play off per la promozione in B (vinti, poi, dalla Reggiana).
E’ un allenatore versatile sul piano tattico, non si fossilizza su un solo modulo. Insomma, non è un integralista.
Tuttavia, in queste prime giornate di campionato, la Ternana è sempre scesa in campo schierandosi con il 4-2-3-1 (modulo preferito da Lucarelli anche a Catania, nello scorso campionato).
La rosa della Ternana
La rosa (costruita dal ds Luca Leone) è tra le più esperte di tutta la serie C. L’età media è elevata (28 anni) e diversi componenti vantano un passato anche nelle categorie superiori. Basti pensare all’ex laziale Diakitè (infortunatosi, però, nella gara con la Casertana).
Vista l’abbondanza di qualità, spesso l’allenatore ha solo l’imbarazzo della scelta per allestire la formazione. Così può far riscorso al turn over senza che la squadra ne risenta. A Catania ha cambiato 5 titolari (rispetto alla precedente partita vittoriosa col Potenza). La prestazione (soprattutto nel primo tempo) è stata la migliore di questo inizio di stagione.
Tra i calciatori di maggior talento, c’è Cèsar Falletti, fantasista uruguaiano arrivato in prestito dal Bologna (e già autore di 3 reti). Gioca alle spalle della punta (Raicevic o, in alternativa, Vantaggiato, meno prestante del montenegrino). Ai suoi fianchi agiscono Torromino e Partipilo (o, eventualmente, Furlan).
La coppia di centrocampo è formata da Palumbo e Damian (o, all’occorrenza, Proietti).
In difesa, davanti al portiere Iannarelli, vi sono al centro Boben e Suagher (ma – talvolta – trova posto Kontec, come nell’ultima gara). Gli esterni (che non disdegnano di accompagnare la manovra offensiva) sono Defendi (capitano della squadra) a destra e il “vecchio” Mammarella (38 anni, il più anziano del gruppo) a sinistra. Laverone e Frascatore sono le alternative.
Non inganni la presenza di un’unica (vera) punta nel modulo (4-2-3-1). E’ una squadra in grado di mandare al tiro molti calciatori. Le 12 reti fin qui realizzate portano – non a caso – 9 firme diverse (comprese alcune dei difensori).
La solidità difensiva nasce, invece, dalla capacità a centrocampo di chiudere agli avversari tutte le linee di passaggio.
I precedenti Ternana-Foggia
Ternana – Foggia si giocherà per la 21^ volta. La prima fu nel 1927/28: finì 2-1 per i padroni di casa. L’ultima nella stagione 2017/18 terminata in parità (2-2).
I rossoneri non vincono in Umbria da quasi 50 anni, quando s’imposero per 2-0 (stagione 1970/71) con gol di Saltutti ed un’autorete di Castelletti.
Complessivamente il Foggia conta solo 4 vittorie. Per 9 volte è tornato da Terni con una sconfitta (l’ultima nel 2010/11), mentre 7 volte la gara è terminata in parità.
L’arbitro di Ternana-Foggia
La sfida del “Libero Liberati” – lo stadio di Terni è uno dei pochi intitolato ad un campione di uno sport diverso dal calcio (Liberati, detto il Cavaliere d’Acciaio, era – infatti – un motociclista, morto in un incedente stradale nel 1962) – sarà arbitrata dal signor Andrea Colombo di Como (al quarto anno nella Can C), alla sua 45^ direzione in tornei professionistici (alla 4^ in questa stagione). Assistenti: Torresan e Zampese, entrambi di Bassano del Grappa. Quarto uomo: Emmanuele di Pisa. Fischio d’inizio (domenica) alle ore 17,30.