Soltanto quattro stagioni fa (2016/17), il Palermo era ancora in serie A.
Ma l’anno scorso la società rosanero è dovuta ripartire dai Dilettanti, dopo l’esclusione dai
campionati professionistici (a causa di inadempienze finanziarie) del 2019 (quando il club era in B).
Al momento del lockdown (nello scorso marzo), il Palermo si trovava in testa al girone I di serie D (+7 sul Savoia). E’ stato, così, promosso in C (dove mancava dalla stagione 2000/2001).
Negli ultimi 15 anni a Palermo hanno visto soprattutto la serie A (ben 12 campionati). Per 3 volte, la squadra rosanero ha concluso al 5° posto in massima serie (nel 2006, nel 2007 e nel 2010), alle spalle solo delle big, facendosi onore anche in Europa (nel 2006 raggiunse gli ottavi in Coppa Uefa).
Meno di dieci anni fa (2011) il Palermo di Zamparini (presidente dal 2002 al 2017) contendeva all’Inter la Coppa Italia (persa in finale).
Al “Barbera” – nel recente passato – hanno giocato, indossando la maglia rosanero, campioni del calibro di Dybala, Cavani, Belotti, Ilicic, Pastore… (per limitarci a chi ancora scende in campo).Insomma, il Palermo è davvero una nobile decaduta. Nessun altro club di serie C vanta, infatti, un passato glorioso come quello della società rosanero (29 partecipazioni in massima serie).
Da poco più di un anno presiede il club (che ha assunto la denominazione di Palermo FC) Dario Mirri (imprenditore nel campo della pubblicità), nipote di Renzo Barbera (al quale è intitolato lo stadio comunale di Palermo), storico presidente della società rosanera.
E sulla panchina che (con alterne fortune) fu – in un passato non troppo lontano – di Guidolin, Del Neri, Delio Rossi, Gasperini, Gattuso e De Zerbi, c’è ora Roberto Boscaglia (successore di Pergolizzi).
Siciliano di Gela, Boscaglia (52 anni) ha allenato la Virtus Entella nelle ultime stagioni, dopo aver guidato in precedenza il Trapani (per ben 6 anni), il Brescia ed il Novara.
L’avvio di torneo non è stato esaltante, tutt’altro. Nelle prime 6 partite il Palermo ha racimolato appena 3 punti (frutto di altrettanti pareggi con Ternana, Catanzaro e Catania).
Ma dalla gara con la Juve Stabia (meno di un mese fa) la squadra rosanero sembra aver ingranato la marcia giusta: ben 4 vittorie (con Juve Stabia, Paganese, Potenza e Monopoli) ed un pareggio (mercoledì scorso, con la Viterbese: 3-3). In mezzo, v’è stata la sola sconfitta casalinga con la Turris (3 partite fa). Il tutto nello spazio di 20 giorni (12 novembre – 2 dicembre).
Boscaglia adotta il modulo 4-2-3-1. Raramente modifica l’assetto tattico (anche se è capitato).
Questo l’undici sceso in campo con la Viterbese: l’esperto Pelagotti (31 anni, giunto in Sicilia nella passata stagione) tra i pali; Almici (ex Verona ed Atalanta), Accardi (palermitano doc) , Marconi (ex Monza) e Crivello (capitano, palermitano di nascita, cresciuto nella Juventus) in difesa; Odjer (ex Trapani) e Broh (arrivato dal Sassuolo) a centrocampo; Silipo (19 anni, già Primavera della Roma), Rauti (20 anni, in prestito dal Torino) e Kanoute (ex Catanzaro) dietro la punta Saraniti (altro palermitano, ex Lecce, goleador della squadra, autore – fin qui – di 4 reti).
Nella partita precedente (quella vittoriosa col Monopoli), erano stati titolari Somma (in difesa), Luperini (a centrocampo) e l’ex rossonero Floriano (in avanti), inizialmente in panchina mercoledì scorso.
In classifica il Palermo è all’undicesimo posto con 16 punti (2 meno del Foggia), conquistati in 12 partite (una meno del Foggia). Lo score è di 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Identico è il numero delle reti realizzate e di quelle subite: 14.
Foggia – Palermo si giocherà per la 19^ volta. I padroni di casa si sono imposti 5 volte (l’ultima nella stagione ‘95/’96), in 2 occasioni hanno vinto gli ospiti. Il pareggio è stato il risultato più ricorrente (11 volte).
L’ultima sfida allo “Zaccheria” (in serie B, 2018/19) finì 1-2.
Domani arbitrerà il signor Luca Angelucci di Foligno.
Il fischio d’inizio è alle ore 14.