L’AVVERSARIO DI TURNO: AUDACE CERIGNOLA

L’ultima volta che Foggia e Cerignola si sono incontrati in una partita ufficiale è stato nel lontano 2 febbraio 1958. Non è quindi ipotizzabile una rivalità tra le due tifoserie e certamente l’evento è più sentito dai tifosi ofantini che da quelli foggiani.  Il Monterisi sarà però per intero giallo – blu ed è un vero peccato che non sia stato concesso l’accesso allo stadio  ai tifosi foggiani  che, con la loro presenza, avrebbero reso ancora più ricco lo spettacolo. Quello spettacolo che non mancherà certamente in campo, poichè s’ incontrano due squadre che amano il gioco propositivo e rifuggono da qualunque atteggiamento attendista.  Entrambe attaccano l’avversario sin dal momento in cui entrano in possesso della sfera ed in qualunque zona del campo, senza contare che tra i ventidue protagonisti ci sono molti elementi che hanno giocato in ben altre categorie. Rispetto alla quasi totalità delle squadre che giocano nel girone H della serie D, il Cerignola attua un gioco che prevede la gestione della palla sin da quando avvia l’azione nella propria area. Un 3-4-3 con atteggiamento offensivo ma che non lascia facilmente spazi invitanti agli avversari. Nell’organico ha calciatori in grado DI  attuare un buon fraseggio e  trovare il momento giusto in cui affondare l’azione.  Particolarmente temibile è l’attacco. In queste prime giornate si è dimostrato determinante loiodice. Un  attaccante esterno brevilineo, che punta la porta con velocità e capacità di dribbling, ma che non disdegna di arretrare per aprire spazi per i compagni giocando tra le linee. Sulla fascia opposta, Marotta assicura imprevedibilità e cambio di marcia al gioco offensivo della squadra. Non hanno sinora impressionato le punte centrali Martiniello e Cinque. A centrocampo, soprattutto Sindic , Alfarano e Longo garantiscono qualità e corsa, un buon contributo all’azione arriva dagli under Muscatiello (ex Foggia) , Nives e Russo. Anche in difesa la squadra può contare su difensori di qualità.  Rosania, Syku e Caiazza sono elementi bravi nel difendere ma dotati anche di un buon calcio e capacità di trasmissione della palla.  Un discorso a parte merita Coletti che, con la sua esperienza ed adattabilità al ruolo di difensore centrale, conferisce personalità a tutto il reparto. In porta, i due portieri under danno ampi margini di garanzia. In particolare si è dimostrato molto affidabile Tricarico, un ragazzo del 2002, cresciuto nel vivaio cerignolano.  ORENZON