L’altra metà del campo – L’Avellino

I giocatori dell'Avellino esultano dopo un gol (foto Lega Pro)

Dal Foggia al… Foggia. Michele Pazienza ha chiuso un intero girone alla guida dell’Avellino. Riavvolgiamo brevemente il nastro. Dopo due giornate e un’inerzia deprimente, la proprietà e il DG Perinetti decidono di sollevare dall’incarico Rastelli e affidare la panchina al tecnico di San Severo che aveva chiuso in estate la sua avventura all’Audace Cerignola.

L’esordio di Pazienza è stato proprio contro il Foggia alla 3ª di andata. È finita 0-0, il primo dei 38 punti che i Lupi hanno incamerato sinora. Tutti griffati Michelino. Fanno una media tonda di due punti a partita con 11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte (nel computo totale si sommano a quest’ultime le due iniziali di Rastelli). Lo score delle reti fatte e subite recita 34 a 14 con 9 elementi della rosa già finiti sul tabellino dei marcatori.

Ecco dunque – in un’efficace sintesi aritmetica – l’ambizioso Avellino che arriverà allo Zaccheria (finalmente a porte aperte) per sfidare la compagine di Coletti (e Vacca). I verdi hanno ancora il sapore della beffa in bocca, perché nell’ultimo turno sono stati raggiunti solo in zona Cesarini dalla capolista Juve Stabia al Partenio Lombardi: dal possibile meno 3 dalla vetta, il gol di Mignanelli li ha riportati a -6 e a quota 38 nel gruppo delle seconde composto anche da Picerno, Crotone e Casertana. L’undici irpino ha uno score importante in trasferta con 7 vittorie e 3 sconfitte (con Juve Stabia, Messina e Picerno) in 10 match. L’annotazione statistica doverosa riguarda proprio l’assenza di pareggi lontano dal campo amico.

L’Avellino crede – più che legittimamente – alla promozione diretta e ha anche riaperto la campagna abbonamenti per il girone di ritorno. A Foggia però mancherà l’uomo più in forma di Pazienza, quel Chicco Patierno che dopo un avvio con diversi problemi fisici ha ingranato le marce alte e nelle ultime 5 esibizioni ha realizzato 6 delle sue 8 reti complessive (è il capocannoniere dei suoi). Probabile che si riveda in campo la coppia d’attacco da 13 gol formata dall’ex rossonero Gori (7 centri, l’ultimo però il 12 novembre a Brindisi) e da Sgarbi (6 gol), uno degli avanti migliori della prima parte di stagione. Nel roster offensivo c’è anche Marconi (attenzionato pure dalle parti di via Gioberti) che ha segnato tre gol ma che non va a bersaglio dal 29 ottobre e che nelle gerarchie di Pazienza è oramai da considerarsi un “panchinaro”. Perinetti aveva praticamente chiuso per Starita prima che un blitz del Benevento portasse l’ex Monopoli alla Strega (tre anni di contratto lui). Così il DG ha virato sull’esterno del Palermo Valente che per il momento però “nicchia” perché vorrebbe restare in «B» con i rosanero.

Siamo entrati così in argomento mercato. Sono tre i nuovi acquisti dei Lupi sinora. Il primo ad arrivare è stato l’esterno sinistro svincolato Daniele Liotti, classe ’94, con una lunga carriera tra i Pro con maglie come quelle (tra le altre) di Pisa, Reggina e Cosenza. Sarà in ballottaggio con Tito per un posto sulla corsia sinistra nel 3-5-2 (o 3-4-2-1) di Pazienza. Subito dopo l’Avellino si è assicurato le prestazioni di un foggiano doc, Antonio De Cristofaro, che ha fatto tutta la trafila giovanile nei satanelli prima di approdare al Cerignola dove lo ha allenato proprio Pazienza che lo ha rivoluto con sé in Irpinia. Per il mediano strappato al Picerno (e già in rete nel bombastico 5-0 di Latina) contratto sino a giugno 2026. Infine, l’ultimo aggregato al gruppo è stato il laterale destro Manuel Llano che è stato preferito a Garattoni, probabilmente più complicato da prendere. Classe ’99, nato a Rosario e cresciuto nelle categorie di base del Newell’s, l’argentino è alla seconda esperienza in Europa dopo quella nel Legnica in Polonia. Nella «casella uscite» figurano invece Sannipoli finito al Pineto, Maisto al Potenza, Falbo al Brindisi e D’Amico al Fiorenzuola.

I Lupi che scenderanno allo Zaccheria hanno alcune certezze, almeno a guardare le partite giocate sinora: il portiere 23enne Ghidotti e i centrocampisti Palmiero e Armellino hanno 21 presenze su 21; il difensore Cancellotti e il già menzionato Gori ne hanno invece 20 su 21. Oltre agli attaccanti e al già citato De Cristofaro, infine, segnaliamo che in rete sono andati anche l’esterno destro Ricciardi (2), quello sinistro Tito (1), Mulè e il capitano Armellino, pure loro con un gol a testa.