Qualcuno la definirebbe una tipica squadra di categoria. E forse lo è davvero… La Virtus Francavilla è, infatti, all’8ª stagione di fila in Lega Pro. Il suo vanto? Non aver mai disputato i playout. I risultati? Cinque volte ai playoff in 7 campionati. Non nell’ultimo, però, quando le aspettative della proprietà sono state disattese. Per questo il presidente Antonio Magrì (da dodici anni al timone del club) ha cambiato registro e filosofia. Basta investimenti non autofinanziabili. “Dobbiamo tornare ai primi anni di Lega Pro”, ha dichiarato a torneo concluso dopo aver ponderato le scelte da fare. La risoluzione del contratto con il DG Domenico Fracchiolla è stato il primo passo: tutti i poteri di mercato sono andati così al DS Angelo Antonazzo che ha sposato con dedizione la nuova strategia. L’obiettivo numero uno era individuare un tecnico che sostituisse Antonio Calabro, deludente nel suo percorso bis con i biancazzurri. L’identikit del patron era chiaro: serviva un allenatore che fosse “aziendalista” e facesse “(…) divertire il pubblico valorizzando i giocatori”.
Ed ecco allora Alberto Villa, figlio di Renato, “il mitico” difensore del Bologna di Maifredi. Un ritorno a casa per lui perché da calciatore contribuì con “vagonate” di reti alla scalata del club dall’Eccellenza alla Lega Pro passando per la serie D. La sua storia da mister inizia a Gallipoli, nell’Eccellenza pugliese, e prosegue da vice di Calabro a Viterbo e Catanzaro. Nella passata stagione, ha fatto il salto definitivo tra i Pro con la Pergolettese, condotta con sapienza ai playoff persi al 1° turno con il Padova. I concetti espressi sin da subito dal tecnico sono stati semplici: – Poche regole ma che vanno rispettate. – Ricerca di un’identità precisa – Necessità di giocare a calcio, perché i risultati si ottengono esattamente giocando a calcio – Lavoro, sacrificio, volontà e fame che in Lega Pro fa ancora la differenza. La società ha chiesto a Villa la salvezza, che il mister vuole ottenere attraverso un’idea precisa di gioco: avere la palla tra i piedi (senza disdegnare peraltro le verticalizzazioni) perché i giocatori si esaltano con il pallone tra i piedi.
La rivoluzione cominciata dalla panchina ha investito poi la rosa. Andati via i “big” del passato torneo, sono arrivati elementi di categoria e giovani interessanti. Il primo nome è quello di un ex Foggia, Fabio Gavazzi. Capitano dei rossoneri nel torneo 2020/21 con Marchionni in panchina, il difensore classe ’88 (con oltre 400 gare tra i Pro) realizzò un unico gol in quel campionato, proprio a Francavilla contro la Virtus: era il 17 marzo 2021 e finì 1-0 per i satanelli. L’ex Vis Pesaro è però in dubbio per lo Zaccheria per un infortunio rimediato domenica scorsa. Si deciderà solo a poche ore dalla gara. In porta è stato ingaggiato un altro elemento d’esperienza, Francesco Forte, proveniente dal Monterosi e vincitore qualche anno fa della Coppa Italia di categoria con la Viterbese. In quota «Over» per la retroguardia ci sono anche Accardi (con presenze in B con il Trapani e in C con le maglie prestigiose di Palermo, Modena e Piacenza) e Monteagudo, argentino ex Viterbese. Tra i giovani, è tornato De Marino dalla Juve Next Gen ed è arrivato il talentuoso esterno dell’Inter Marocco, reduce dal campionato di serie D con l’Union Clodiense.
In mediana, occhio a Fornito (scuola Napoli, ultima stagione alla Gelbison) e soprattutto a Kevin Biondi, a Catania prima del fallimento degli etnei, uomo dalla corsa fluida e dalla spiccata duttilità. La sua spola tra centrocampo e attacco è stata la chiave per trasformare il 3-5-2 (modulo di partenza di Villa) in 3-4-2-1. O almeno così è stato nel match vinto alla Nuovarredo Arena contro il Crotone. Il 3-1 agli Squali è stato griffato, oltre che da un gol di Fornito, anche da altri due nuovi acquisti: Giovinco e Polidori. Il fratello di Sebastian ha chiuso la sua avventura a Catania e ha aperto la sfida con i calabresi con una punizione (la specialità di famiglia!); il bomber laziale ha salutato la Viterbese e ha timbrato il gol del 3-1 con un tuffo di testa pregevole. La carrellata termina con il centravanti 2002 Artistico, titolare nell’ultimo confronto, che la Virtus ha prelevato dal Parma e che vanta anche un’esperienza in Croazia alla Lokomotiv Zagabria.
Lo score della Virtus recita sinora due sconfitte (di misura con Picerno e Benevento) e una vittoria (quella appunto con il Crotone). Un percorso in linea con le attese rispetto a un gruppo totalmente nuovo. “Sono sicuro che faremo un buon campionato”, ha detto il presidente Magrì dopo il primo successo stagionale ed è quello che sperano i tifosi virtussini.
I precedenti tra Foggia e Virtus Francavilla sono favorevoli ai satanelli: 5 affermazioni, 2 pareggi e appena un successo biancazzurro (nello scontro diretto più recente, quello di gennaio 2023). Allo Zaccheria, tre successi rossoneri e un pareggio. L’anno scorso in Capitanata finì 1-0 con un gol di D’Ursi e fu l’unica vittoria della gestione Boscaglia.