Si chiude con il Picerno una settimana molto impegnativa per il Foggia. I lucani avranno 24 ore in più di recupero, avendo giocato a Monopoli mercoledì. Al Veneziani è arrivato il 4° pareggio nelle ultime 5 esibizioni per i ragazzi di Longo che non vincono dal 25 settembre quando espugnarono Torre del Greco per 3-1. Il Picerno ha ottenuto 14 punti in 10 match con 3 successi, 5 pareggi e due sconfitte entrambe in trasferta con Catania e Crotone.
Il Picerno è ripartito con entusiasmo dopo l’ottima stagione appena trascorsa in cui si è giocato il 3° posto del girone nello scontro diretto con il Pescara all’ultima giornata. L’AZ, rappresentante del 2° centro abitato più piccolo del girone dopo Monterosi nella Tuscia laziale, non è però più una sorpresa. La storia del sodalizio lucano è legata a quella del patron Donato Curcio, al quale è dedicato anche lo stadio che proprio l’imprenditore locale emigrato negli Stati Uniti ha contribuito pesantemente (con un milione di euro) a far realizzare.
L’obiettivo stagionale è stato fissato dal DG Greco: una salvezza tranquilla e veloce. Poi spazio all’ambizione. Alla guida della squadra è stato confermato Emilio Longo, l’allenatore rivelazione del torneo 2022/23. Il volto del Picerno è però cambiato parecchio con un mercato effervescente e ultimato già prima del ritiro. Ha salutato il talento più limpido dei lucani nel passato campionato: Kouda, ceduto a titolo definitivo allo Spezia in serie B per 500mila euro. La rosa è stata ringiovanita ma il quoziente di esperienza di categoria è stato comunque elevato.
Il colpo in entrata è stato quello di Jacopo Murano, oggi capocannoniere di Lega Pro. Per lui 9 reti: contro il Monopoli ha interrotto una serie di gol consecutivi iniziata nel 4-0 casalingo al Giugliano del 21 settembre, proseguita con la tripletta contro la Turris, le reti a Sorrento, Crotone e Benevento (una doppietta) e chiusa con l’1-0 momentaneo al Messina al Curcio. La copertina del Picerno è dunque tutta per il Samurai, così come il 33enne bomber è stato soprannominato dai tifosi di Potenza (sua città natale) per il particolare taglio degli occhi. Proprio nelle giovanili del Potenza a 6 anni è cominciata la sua avventura calcistica che lo ha portato anche a sfiorare la serie A. La sua carriera però ha rischiato di interrompersi per la rottura del crociato a Brindisi: nei mesi di rieducazione lavorava nel negozio di ottica dei genitori proprio a Potenza. Di lì riprese l’attività agonistica con i rossoblù in Eccellenza segnando 37 reti. Nato come esterno, a Savona (2016/17) in serie D fu trasformato in attaccante centrale. Le reti in terra ligure attirarono le attenzioni della Spal (club di massima serie) che lo acquistò, facendogli fare il ritiro per poi mandarlo in prestito in Lega Pro a Trapani. Milanista nel cuore e con Ronaldo Fenomeno e Sheva come idoli, Murano è andato in doppia cifra in carriera a Trapani, Potenza e Perugia: in Umbria ha anche disputato un campionato di B. Deludente nella sua ultima esperienza ad Avellino, è tornato “a casa” in Lucania per riscattarsi e l’avvio di torneo con il Picerno è stato scintillante.
Murano è l’elemento di spicco di una formazione ben organizzata e pericolosa. In porta c’è il ballottaggio tra Merelli, ex Casatese, e il giovane Summa. Gilli, Ruben Garcia e Biasiol si contendono i due posti al centro della difesa nel 4-2-3-1 di Longo. A centrocampo ci sono elementi affidabili come Pitarresi, De Ciancio, Maiorino, l’ex Foggia Gallo e De Cristofaro (giovanili dei satanelli e Audace Cerignola nel suo “storico”). Longo ha ritrovato in mediana anche l’albanese Ciko, allenato per 4 anni alla Caratese. Nota di merito particolare per il capitano Esposito, esterno d’attacco, all’11ª stagione consecutiva con i melandrini. In avanti, oltre a Murano, ci sono Diop (scuola Torino, 13 gol con la Paganese nel 2020/21) e Albadoro, 3 reti sinora, compresa quella del Veneziani. Ricordi particolari legano quest’ultimo al Foggia: nel 2016/17 quando giocava nell’Unicusano Fondi, Diego segnò uno dei tre gol del successo per 3-2 dei laziali il 6 dicembre 2016 allo Zaccheria (la sconfitta che sembrava aver decretato la fin dei sogni di gloria della truppa di Stroppa!), ripetendosi poi il 23 aprile 2017 nel 2-2 che invece sancì la promozione dei satanelli in serie B dopo 19 anni.
Corsi e ricorsi per un confronto che si annuncia complicato per l’undici di Cudini. L’anno passato, il Picerno s’impose 3-0 al Curcio e 3-2 allo Zaccheria. E questo deve rappresentare un monito per i rossoneri!