L’altra metà del campo – Il Brindisi

Il Brindisi esulta dopo un gol (foto: pagina facebook ufficiale Brindisi FC)

Turris, Monopoli e Brindisi. Il trittico salvezza. Dimentichiamo Torre del Greco: Foggia non pervenuto. Ricordiamo il Monopoli, la vittoria del cuore. E ora tocca al Brindisi, appuntamento allo stadio Fanuzzi. Subito un bel ricordo a tinte rossonere. L’ultimo confronto in terra brindisina tra i Pro si giocò nella stagione 2002/03 di serie C2: nello scontro diretto tra le due pretendenti alla promozione s’imposero in rimonta i satanelli allora di Marino sui biancazzurri di Boccolini: un 2-1 firmato De Zerbi e Del Core. A fine campionato il Foggia fu promosso chiudendo a più 9 sugli adriatici. In assoluto, l’ultima volta al Fanuzzi è stata invece in serie D: l’1-1 del 13 ottobre 2019 fu griffato Iadaresta e D’Ancora.

Esaurito il capitolo amarcord, eccoci al presente. Il Brindisi ha sinora incamerato 17 punti in 26 incontri con un bilancio di 4 vittorie (una in casa, con il Monterosi, e tre fuori, con Latina, Messina e Sorrento), 5 pareggi e 17 sconfitte. La differenza reti è di -31 (17 gol fatti e 48 subiti). All’andata finì 2-0 per il Foggia con le reti di Garattoni e Schenetti.

Sulla panchina degli adriatici c’era il tecnico della promozione in Lega Pro Ciro Danucci, che però non ha resistito a una serie di 6 sconfitte di fila ed è stato esonerato il 28 novembre con un bilancio di 10 punti in 15 incontri (media 0,66 a partita). Tre giorni dopo è stato chiamato il navigato Giorgio Roselli che sinora però non ha fatto meglio: 7 punti in 11 incontri (0,63 a incontro). Dopo il ko con il Latina dello scorso 11 febbraio, Roselli ha presentato le dimissioni ma la società del presidente Arigliano le ha respinte e così sarà ancora lui a dirigere la squadra contro il Foggia (tornerà peraltro in panchina dopo una giornata di stop per squalifica). Il Brindisi è reduce da una delle migliori prestazioni nel torneo: nell’ultimo turno infrasettimanale ha infatti imposto lo 0-0 alla capolista Juve Stabia al Menti di Castellammare con grande protagonista il portiere Saio, autore di interventi importanti.

Nonostante le richieste di aiuto economico di recente fatte dal socio Teddy Arigliano, fratello del presidente Daniele, in un’intervista all’emittente Antenna Sud ( “Se qualcuno non ci aiuta il destino è scritto e inevitabile”, ha detto in maniera piuttosto chiara), la proprietà non si è tirata indietro e ha ottemperato agli obblighi federali per il pagamento degli stipendi e dunque il club è riuscito a scongiurare la penalizzazione, anche se il futuro resta nebuloso. 

Tornando al campo, per raddrizzare una situazione difficilissima, la società ha rivoluzionato la squadra a gennaio chiudendo ben 32 operazioni tra entrate (18) e uscite (14). A queste si è poi aggiunta la firma dello svincolato Zerbo. Hanno salutato tra gli altri, Nicolao, Ganz, Galano, Albertazzi, Golfo, Moretti, Bizzotto e Fall. Tra i nuovi acquisti segnaliamo alcuni elementi di grande esperienza come gli attaccanti Trotta e Vantaggiato. Il primo, classe ’92, ha oltre 70 presenze in massima serie e ha vestito anche la maglia dei londinesi del Fulham; il secondo, a 40 anni e dopo aver giocato in piazze importanti come Bari, Terni, Torino, Padova, Parma e Pescara, ha voluto chiudere la carriera nella sua città natale. Trotta si è già conquistato la titolarità accanto a Bunino nel 3-5-2 che è il sistema di riferimento di Roselli. Altro elemento di peso giunto sulle rive dell’Adriatico è Marco Calderoni, oltre 300 presenze tra i Pro.

Tra gli altri nuovi giocatori citiamo anche il mediano Labriola, il difensore scuola Lazio ex Avellino Falbo (che però sarà fermo sino a inizio marzo), il difensore svincolato Bonnin, il classe 2001 cresciuto nel Milan Merletti e l’ex Novara Bagatti che sarà però assente con il Foggia per squalifica. Dal punto di vista affettivo, molto gradito è stato il ritorno dell’avanti Opoola che era stato protagonista della fantastica promozione della passata stagione. Il presidente Arigliano è intervenuto anche nella compagine dirigenziale: hanno lasciato il DG Valentini e il DS Cerri ed è stato ingaggiato il Direttore Sportivo Francesco Lamazza, che nel suo curriculum vanta anche 7 anni da osservatore nella Juventus.