Un goccio di Strega per una serata da “vestito buono”. Lo Zaccheria riapre le porte per il confronto infrasettimanale con il Benevento, secondo Mirko Cudini la squadra più forte del torneo. I giallorossi arrivano allo scontro con il Foggia con 18 punti, frutto di 5 vittorie (3 al Vigorito e 2 in trasferta), tre pareggi (uno in casa e due fuori) e una sconfitta, alla 1ª di campionato a Torre del Greco contro la Turris. In quell’occasione la Strega incassò tre reti dai corallini e sono le uniche tre segnature subite in trasferta sinora. Nelle successive 4 partite esterne, infatti, il Benevento non ha fatto registrare gol al passivo (doppio 0-0 con Casertana e Cerignola; due «1-0» con Brindisi e Sorrento).
Proprio contro l’undici di Maiuri sul neutro di Potenza, la Strega ha infranto un tabù: non superava il Sorrento fuori casa da 75 anni (dal lontano 1948) e da 14 incontri. Il successo firmato Bolsius è arrivato dopo una delle migliori prestazioni stagionali in cui i giallorossi hanno coniugato risultato e qualità di gioco. L’olandese ha realizzato il gol vittoria subentrando a partita in corso: il Benevento ha il primato nel girone C di punti (7) e reti (5) arrivati dalla panchina.
Dopo la retrocessione dalla «B», in estate il patron Vigorito ha chiamato a guidare la Strega il 34enne Matteo Andreoletti, da molti già paragonato a De Zerbi e Italiano. Il tecnico di Alzano Lombardo (il paese di Beppe Signori) ha avuto un’onesta carriera (terminata nel 2014) da portiere partendo dalle giovanili dell’Atalanta per approdare poi a Lecco, Pro Patria e Pro Sesto. E proprio a Sesto San Giovanni ha trovato la sua consacrazione come allenatore, alla prima esperienza tra i Pro dopo alcuni anni in serie D. Con la Pro Sesto, infatti, ha raggiunto un inatteso 4° posto nella regular season del girone A 2022/23. Ha ottenuto la Licenza Uefa A nel 2022 e per la prima volta si sta cimentando con una realtà del Sud. Il giorno della sua presentazione, Andreoletti ha detto che ama una squadra “(…) aggressiva, che va forte”, grazie al lavoro settimanale. La sua formazione deve essere “(…) offensiva, che attacchi con quanti più uomini possibili”, ma con equilibrio. In sintesi, propositiva senza concedere troppo. In terra sannita era giunto come profeta “visionario” del 4-3-3, ma a Benevento ha scelto (per il momento) la difesa a tre.
Il modulo adottato è il 3-4-2-1. In porta c’è Paleari, estremo difensore di sostanza; in difesa i tre più utilizzati sono stati El Kaouakobi, Berra e Pastina, giovane cresciuto nel vivaio giallorosso che assieme a Tello e Improta è uno dei tre “superstiti” dell’ultimo campionato di «A» nella stagione 2020/21. A centrocampo la linea preferita sinora è stata quella composta dallo svedese ex Entella Karic, dal 20enne Talia, che l’anno scorso con la maglia del Potenza segnò la rete del momentaneo vantaggio dei lucani allo Zaccheria nel primo turno dei playoff, dall’ex Agazzi (a Foggia nell’anno “domini” della promozione 2016/17 e nel successivo torneo di «B»), e dal già citato Improta, che sta ritrovando la condizione psicofisica ottimale e che con il Sorrento ha disputato una gara di personalità. Per quanto riguarda i due trequartisti, Ciano e Bolsius (che Cudini ha allenato a Campobasso e Andria) dovrebbero partire titolari a Foggia con Kubica stavolta tra le riserve. In avanti, ci sarà Alexis Ferrante, protagonista in rossonero con Zeman nel campionato 2021/22. La Strega ha diversi indisponibili: Meccariello, Marotta, Pinato, Simonetti, Ciciretti e Nunziante, ma le alternative a disposizione di Andreoletti sono comunque importanti.
Chiudiamo con i precedenti. Sono 40 gli scontri diretti in campionato con 13 successi rossoneri, 10 giallorossi e 17 pareggi. Allo Zaccheria ci sono state 8 affermazioni dei satanelli e appena due della Strega (nel 1948 e nel 2011). Dei 40 confronti, 38 si sono giocati in serie C e appena due in B nella stagione 2018/19 (3-1 dei satanelli al Vigorito e 1-1 in Capitanata).