Il Monza vuole la C1. E il Foggia?

Foggia e Monza calcisticamente stanno vivendo momenti parallelamente uguali. Entrambe le città si sono ritrovate con le rispettive società di calcio fallite a distanza di circa dieci giorni (tra la fine di marzo e gli inizi di aprile). Stanno ora seguendo la stessa “idea” per garantire il calcio professionistico alle proprie tifoserie. Stanno seguendo le stesse idee, dicevamo, ma non stanno seguendo gli stessi procedimenti. Perchè a Monza sono certi di poter restare nella stessa categoria (la C2) ed addirittura ambire ad un ripescaggio in serie C1, mentre a Foggia ci sarà da “tribolare” per restare tra i professionisti? I due casi sono stati gestiti diversamente sin dall´inizio dei rispettivi fallimenti e probabilmente hanno situazioni debitorie diverse. Il giudice fallimentare brianzolo ha subito chiamato un esperto (l´avv.Cantamessa) da affiancare al curatore fallimentare, mentre il Tribunale di Foggia ha incaricato solo il curatore fallimentare (l´avv.Mangiolfi). I bandi d´asta sono stati impostati diversamente ed il Monza, in Federcalcio ha incontrato pochi problemi per l´affiliazione. Va tenuto, comunque, conto che la massa debitoria dei due club è differente e che il Monza, nelle “attività” vanta anche la proprietà di un impianto sportivo. La nuova società brianzola, ed il suo proprietario Begnini, ha ottenuto maggiori certezze dalla F.I.G.C., compreso il parco giocatori, i quali sono già protagonisti del calcio mercato. A Foggia, Coccimiglio ha avuto qualche battuta d´arresto e tempi più lunghi per interpretazioni “particolari” del bando d´asta (che forse presentava delle lacune), per la forte massa debitoria della vecchia società e per una eccessiva confusione procedurale. In ogni caso va sottolineato che in tutti e due i casi, al di là delle influenze o simpatie del “palazzo del calcio”, quel che più conta è la solidità economica dei nuovi soggetti. La Federazione in considerazione della crisi economica in cui versano tantissimi club e dei fallimenti delle vecchie società, non può analizzare con leggerezza i nuovi sodalizi. Tutto il rispetto per il blasone, per la piazza e per il bacino d´utenza, ma quel che più conta, ora più che mai, è la consistenza economica delle nuove società. Begnini a Monza sembrerebbe aver rassicurato la F.I.G.C. con garanzie affidabili e concrete, ora tocca a Coccimiglio lavorare sodo per offrire le giuste rassicurazioni economiche ai dirigenti federali. Serviranno garanzie e fidejussioni cospicue per ottenere la serie C2. Poi, andando per gradi e seguendo le vicissitudini delle altre società in crisi, nel caso ci fossero posti vacanti in C1, nulla impedisce l´eventualità di poter essere ripescati in C1. Ma ora servono fatti concreti. E´ difficile pensare che la Federcalcio voglia usare due pesi diversi per Monza e Foggia, è più facile pensare che per avere garanzie future in questo calcio malato servono affidabilità e stabilità economica. Della Valle e Fiorentina docet.