Il Foggia cede al Taranto (2-0) dopo una prestazione che lascia fiduciosi per il futuro

La vigilia della prima uscita stagionale del Foggia in Campionato portava con sé il dubbio sulla consistenza della formazione che Mirko Cudini avrebbe mandato in campo dopo una estate anomala vissuta più tra le aule dei Tribunali con un gruppo che si è andato formando solo nelle battute finali del mercato estivo, che ha chiuso i battenti appena due giorni fa, e che non ha potuto lavorare con tutti gli effettivi sin dai primi giorni di ritiro. Il tecnico marchigiano deve rinunciare a Garattoni, Frigerio, non sarebbe stato comunque del match perché a corto di preparazione, e Beretta, alle prese con un turno di stop retaggio della finale playoff con il Lecco, e ha mandato inizialmente in campo un undici sperimentale con diverse certezze, vedi la scelta dei centrali Marzupio-Carillo, Salines e Rizzo esterni di difesa, un centrocampo che è un mix di gioventù ed esperienza con il solo Di Noia a fare da chioccia a Martini e Marino mentre, a sorpresa, ha tenuto fuori Peralta schierando Schenetti, Tounkara e Tonin in avanti. Chi si attendeva la spinta della formazione di casa ha invece ammirato un Foggia ordinato e ben messo in campo che ha agito con ordine senza correre grossi rischi per tutta la prima frazione di gara mostrando di avere i numeri per fare bene. I ragazzi di Cudini hanno fatto la loro onesta partita per più di un’ora bloccando sul nascere tutte le iniziative dei padroni di casa costringendo un nervoso Capuano a rivedere lo schieramento e proprio nel momento migliore hanno subìto il gol del vantaggio, su palla inattiva, degli jonici che ha un po’ spezzato le gambe dei rossoneri che hanno fatto fatica a reagire per recuperare una gara che probabilmente il Foggia non meritava di perdere. Il tecnico marchigiano ha dovuto rinunciare da subito a Martini e ha gettato nella mischia Vezzoni che, dopo un inizio incerto, ha svolto per bene il suo compito sacrificandosi spesso anche in fase di copertura. Il raddoppio di Kanoute, e la maggiore freschezza atletica e la migliore intesa dei rossoblù tra tutti i reparti, hanno fatto il resto. Il Foggia esce sconfitto dallo Iacovone ma non ha demeritato sul piano del gioco. E’ una formazione che andrà sicuramente rivista anche con l’ingresso degli uomini assenti questa sera ma soprattutto quando l’intesa sarà meglio oleata. Le note liete di questa serata in riva allo Jonio sicuramente Salines e Rizzo in difesa, Marino a centrocampo e lo Schenetti del primo tempo. In avanti da rivedere Tounkara e Tonin mentre molto meglio Peralta e i dieci minuti finali di Embalo che ha dimostrato di avere i numeri e di poter fare la differenza in questa categoria. Il Foggia perde la prima ma si consola con le sconfitte delle altre grandi a dimostrazione che quest’anno non ci sarà la formazione ammazza campionato. E’ anche vero che però bisognerà riprendere da subito a fare risultato sin dalla prossima in casa con il Giugliano mentre dal mercato degli svincolati il popolo rossonero si attende ancora qualcosa.

Foto Antenna Sud