La bugiarda sconfitta di Benevento non ha frenato la verve dei rossoneri che hanno confermato anche contro il Picerno di vivere un ottimo momento di forma. Serviva tornare a vincere e i ragazzi di Mirko Cudini hanno interpretato alla perfezione il match con i lucani che, ad onor del vero, sono giunti a Foggia privi di almeno un paio di pedine importanti come Murano e Allegretto. Ma anche tra i rossoneri le assenze erano diverse e soprattutto nel pacchetto difensivo dove mancavano i due centrali Marzupio e Carillo oltre ad Alberto Rizzo ancora alle prese con noie muscolari. Gara perfetta dei satanelli davanti ad un discreto pubblico, poco oltre le tremila unità, nonostante l’orario scomodo per un giorno feriale. Primo tempo che non ha offerto grandi emozioni per almeno una mezz’ora con i portieri praticamente inoperosi ma Foggia che ha fatto grande possesso palla e con gli esterni, Silvestro e Vezzoni autori di una prova maiuscola, ha provato a creare pericoli per la retroguardia ospite. Odjer come sempre padrone del centrocampo con una intelligenza tattica fuori dal comune messa a disposizione del gruppo. Ma è tutto il gruppo a rispondere presente in campo alle sollecitazioni del proprio tecnico in una partita che, alla vigilia, era considerata un vero e proprio crocevia per il cammino futuro in questo campionato. Dicevamo di una gara sonnecchiosa per circa trenta minuti e che poi si è sbloccata con la solita invenzione sotto rete di un Salines sempre più protagonista di questa stagione. Uno stacco imperioso nell’affollata area rossoblù per far riaccendere le luci dello Zaccheria che è tornato a cantare come non mai. Un gol che ha regalato momenti di commozione quando i calciatori sotto la tribuna hanno alzato al cielo la maglia di Luigi Carillo con tanto di dedica e le lacrime del difensore centrale presente in tribuna vip. L’apoteosi ad inizio ripresa con una combinazione Santaniello-Rolando con quest’ultimo che ha regalato un numero di alta scuola con la rete che si è gonfiata alle spalle del portiere ospite tra il boato della folla. Il tecnico del Picerno, insoddisfatto della prova dei suoi, cambiava molto nella seconda frazione di gioco e pur tentando una timida reazione non è mai riuscito ad impensierire un Foggia ordinato, compatto, che ha portato a casa il risultato con tanta abnegazione pur non rinunciando a costruire almeno altre tre palle gol per arrotondare il punteggio. E’ tornato l’entusiasmo nell’ambiente, è tornato il Foggia delle prime giornate di campionato. Con il discorso salvezza che è diventata una pura formalità da questa sera il Foggia strizza l’occhio alla zona playoff che non è più utopia.