Il Foggia assente anche a Cerignola. Il popolo rossonero non merita queste mortificazioni!

La serata del “Monterisi” con l’obiettivo mirato di tentare di dare una svolta ad una stagione che, nata sotto un’ottima stella, sembra scivolare nell’anonimato e culminata con l’esonero di Mirko Cudini giovedì scorso. Una settimana vissuta senza alcuna dichiarazione da casa Foggia e con l’attesa di vedere all’opera i rossoneri in campo, in attesa della nuova guida tecnica, ma con la voglia di dimostrare di avere il carattere e la grinta giusta per fare bene su un campo ostico come quello di Cerignola. Massimiliano Olivieri si affida agli uomini di maggior esperienza e il Foggia sembra essere nella serata giusta per regalare un risultato positivo al popolo rossonero assente questa sera nella trasferta in riva all’Ofanto. Tanto possesso palla, manovra ben orchestrata da un ottimo Schenetti e anche un paio di occasioni da rete per sbloccare il risultato nei primi quarantacinque minuti. Poi è calato nuovamente il buio. I problemi tutti circoscritti alla pochezza della guida tecnica? Non crediamo. Va sottolineata anche la sfortuna che sembra non voler abbandonare il Foggia con l’infortunio di Alberto Rizzo costretto a lasciare il campo anzitempo e che ha fatto saltare i piani del tecnico viestano che pure aveva preparato bene la sfida durante la settimana. Una gara che ha confermato, se ce ne fosse bisogno, la sterilità in attacco nonostante le due-tre palle gol costruite e che avrebbero meritato altra sorte. Colpe da dividere equamente anche con la Società per le errate scelte tecniche di inizio stagione? Crediamo di non sbagliare se il problema è anche questo ed è sotto gli occhi di tutti. Un Foggia che continua poi ad essere condannato dagli episodi negativi e la concessione del calcio di rigore, su presunto atterramento di Riccardi a Malcore, è la fotografia del momento negativo in casa rossonera. Chi si attendeva poi la reazione dei satanelli nella seconda parte del match è rimasto deluso con gli uomini di Olivieri senza nerbo e che hanno confermato che poi tutti i mali non erano da ricercare solo nella guida tecnica. L’ingenuità di Di Noia, in occasione del secondo penalty, la resa di alcuni calciatori protagonisti della passata stagione, la crisi che si è impadronita di uno spogliatoio che, a una giornata dal giro di boa del campionato sembra aver mollato, necessitano l’intervento massiccio della Società che dovrà intervenire urgentemente al prossimo mercato di gennaio e tentare di fare quadrato e lavorare sulla testa di alcuni elementi che sembrano essere lontani dalla realtà Foggia. E’ difficile al triplice fischio dare la palma del migliore in campo ad un calciatore in maglia bianca. Difesa che sbanda ogni qualvolta l’avversario affonda nell’area rossonera, a centrocampo Garattoni e Vezzoni inguardabili e mai pericolosi sulle fasce, Di Noia e Frigerio non pervenuti. Tonin e Peralta mai pericolosi e mai serviti adeguatamente. L’unico, forse, che meriterebbe una citazione è Andrea Schenetti l’unico che nei novanta minuti ha dimostrato un po’ più di voglia di fare. La sconfitta, quella di stasera, che getta nello sconforto un intero ambiente e che spinge il Foggia verso la zona playout sono la fotografia di questa serata da dimenticare. Sabato prossimo il Monterosi, fanalino di coda della classifica, per tentare di regalare un Natale migliore ad un popolo che non merita questo tipo di mortificazioni.

Foto Calcio Foggia 1920