Non è stato sicuramente un bel pomeriggio per Mirko Cudini, al primo giorno da tecnico del Foggia, al suo arrivo in sala stampa accompagnato dal Direttore Generale Vincenzo Milillo e dal Direttore Sportivo Emanuele Belviso quest’ultimo presentatosi ufficialmente nelle vesti di Direttore Sportivo. Il raid improvviso dei rappresentanti i gruppi organizzati del tifo rossonero ha colto di sorpresa un pò tutti i presenti ma va sottolineato, ad onor del vero, che la protesta dei tifosi è stata, sì dai toni vivaci, ma sempre nell’alveo della civiltà, della pacatezza esternando quello che è l’umore e il pensiero del popolo rossonero in questa estate già particolarmente calda metereologicamente parlando. A distanza di quaranta giorni dalla infausta finale di Lecco sembra davvero lontano il ricordo del grande entusiasmo che si era creato intorno al giocattolo Foggia con lo Zaccheria stracolmo di gente. Il ritardo nella programmazione, le incertezze sulla scelta del nuovo tecnico, l’attesa per l’annuncio di un Direttore Sportivo, le cessioni di alcuni dei senatori del gruppo squadra e il timore della possibile partenza dei calciatori più rappresentativi della rosa hanno finito per creare scompiglio e fatto accrescere le preoccupazioni dei tifosi che temono di vivere una stagione anonima dopo aver sfiorato la promozione in serie B. L’assenza di chiarezza e il silenzio della proprietà di queste settimane hanno finito per creare un ambiente ostile verso l’attuale compagine societaria sfociata nella contestazione di questo pomeriggio che probabilmente era nell’aria da diversi giorni. Alla luce di questi scenari il Foggia edizione 2023-2024 partirà per il ritiro il prossimo 31 luglio in una delle due sedi che entro domani sarà scelta dopo un sopralluogo con lo staff tecnico. Nei prossimi giorni, così come dichiarato dal Ds Belviso, dovrebbe partire anche la campagna acquisti per rinforzare una rosa che, dopo la perdita di pedine importanti tra fine prestiti e cessioni, è da completare in tutti i reparti. Le difficoltà sono tante in termini di accordi perchè i calciatori contattati gradirebbero contratti biennali rispetto a qualche annuale proposto dal club. Difficoltà su difficoltà per una stagione che non comincia sicuramente sotto la buona stella. Ora la palla passa alla proprietà che, alla luce degli eventi di questa giornata, dovrà necessariamente venire allo scoperto e far conoscere le proprie intenzioni in una piazza che in C non può vivacchiare ma vuole essere protagonista.