Foggia, prova di carattere e maturità. A Trapani è mancato solo il guizzo vincente

E’ mancato solo il gol al Foggia andato in scena ieri al “Provinciale” di Trapani nel posticipo della prima giornata di ritorno del girone C di serie C. Una prova maiuscola, di carattere che avrebbe meritato probabilmente un esito diverso non fosse altro per come il gruppo in campo ha interpretato la gara che, alla vigilia, rappresentava uno scoglio difficile da superare. Prova di maturità che rende meno amaro il finale di anno calcistico e che apre le porte alla speranza per un girone di ritorno che, viste le premesse, potrebbe riservare qualche soddisfazione e qualche gioia in più al popolo rossonero che ha vissuto mesi difficili sia per i risultati che il campo ha regalato sino a novembre sia per la brutta pagina di Potenza dell’ottobre scorso. Luciano Zauri ha restituito fiducia ad un gruppo allo sbando, ha restituito loro autostima e tanta voglia di dimostrare sul campo il valore come calciatori. Calciatori che hanno anche raggiunto una discreta forma fisica che li sta portando pian piano ad avere la gamba giusta per essere nel match sino al novantesimo. Quello che è accaduto anche a Trapani dove i padroni di casa sono stati bloccati sul nascere dalla perfetta organizzazione dei rossoneri che avevano preparato la sfida proprio come è andata sul rettangolo di gioco. Un reparto difensivo impeccabile che ha annullato completamente il bomber Lescano, mai un pallone giocabile, e quel Kanoute che nella gara di andata aveva creato diversi grattacapi alla retroguardia. A centrocampo straordinaria la prova di Tascone, presente su ogni pallone, di Mazzocco che, dopo un inizio stentato, è uscito alla distanza e di Gargiulo che comincia a muoversi in campo con le movenze del vero leader. Un calciatore che, dall’arrivo di Zauri e con una condizione nettamente migliore, potrebbe rivelarsi il primo vero acquisto a centrocampo. Ha lottato come sempre Orlando sulla fascia destra recuperando palloni su palloni ma non ha trovato conforto nelle potenzialità di Emmausso e Millico ingabbiati e attenzionati particolarmente dagli avversari per tutto il match. Ma tutto il gruppo merita parole di elogio e anche chi è subentrato ha dato l’apporto che il match meritava. Un gruppo che è diventato finalmente “squadra” e che era l’obiettivo iniziale del duo Leone-Zauri quando si presentarono a Foggia. In terra siciliana una dimostrazione di forza a chi, dopo la sconfitta con il Sorrento di Potenza, aveva frettolosamente bocciato un gruppo di professionisti ai quali probabilmente non era stato in grado di trasmettere la serenità giusta che il momento richiedeva. E il riferimento va a Eziolino Capuano, ieri sera sulla panchina del Trapani, a cui è stata data una lezione di calcio. Quello vero. Arriva la sosta dopo sette risultati utili consecutivi conditi da quattro vittorie e tre pareggi, otto reti realizzate e appena due subìte, con la zona playoff a tre punti di distanza dopo essersi tirati fuori dai bassifondi della classifica. E alla ripresa il calendario potrebbe offrire sul piatto d’argento l’occasione per risalire nella parte sinistra della graduatoria approfittando del turno casalingo del sei gennaio con l’Altamura e lo scontro diretto tra Picerno e Trapani in programma al “Curcio” con il Sorrento chiamato alla sfida al sorprendente Monopoli. L’Epifania potrebbe regalare al Foggia targato Zauri l’ingresso tra le prime dieci del girone con obiettivi sicuramente più esaltanti e con un occhio al mercato di riparazione, che aprirà i battenti il prossimo due gennaio, dal quale potrebbero arrivare i tasselli giusti capaci di alzare l’asticella e colmare le lacune di un gruppo che ha dimostrato di essere già di per sè valido in tutti i reparti.