Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Tutto fermo, ma no: il Foggia è sempre in movimento. Tra gli sportivi si fronteggiano queste due linee di pensiero. Il silenzio di Canonico per la verità non preoccupa: il presidente ha già detto che parlerà tra qualche giorno ormai (in particolare dopo la giornata di oggi), attenderà le decisioni del Consiglio Federale che si riunisce stamane. Desta solo qualche preoccupazione il vuoto alla casella “arrivi”, dopo le ripetute partenze dei sette prestiti (Leo, Kontek, Bjarkason, Iacoponi, Costa, Ogunseye, Thiam) andati via, molti dei quali con rimpianto. E mancano sempre gli incarichi nel ruoli di direttore sportivo e allenatore.
LE PRIME LINEE GUIDA. Tutto vero, ma la sensazione è che Canonico stia già lavorando con i suoi fidi collaboratori e che abbia già raggiunto i primi punti fermi. A cominciare proprio dall’allenatore: Michele Pazienza viene dato in pole position da giorni, quasi non si sente più parlare di Pasquale Marino che pure era stato consultato. E quanto al direttore sportivo, l’impressione è che il presidentissimo voglia fame ancora una volta a meno affidando l’incarico al suo consulente di fiducia, Emanuele Belviso. Dopotutto i tentativi di trovare un altro ds all’esterno (Pavone, Lauriola, Sapio) sono andati a farsi benedire: troppo esuberante la propensione a dire la sua di Canonico anche sulle scelte tecniche (ne sa qualcosa persino Zeman), figurarsi se sul mercato possa in subordine accettare supinamente decisioni prese da altri quando lui ci mette i soldi. Così avanti con Belviso, la scelta di Pazienza pare orientata dalla voglia di fare di un tecnico emergente che a Cerignola ha costruito un piccolo miracolo calcistico (dai Dilettanti alla Lega Pro nel giro di pochissimo tempo).
UN ORGANICO DA RIMODULARE. Quanto ai giocatori, il Foggia si muoverà seguendo uno schema ben preciso: avanti con gli svincolati (Viteritti ex Monopoli), spazio alle idee suggestive (Deli in uscita dal Pordenone, altro svincolato), possibilità di monetizzare qualche affare da plusvalenza pura (Frigerio). La squadra come al solito si andrà formando strada facendo, in ritiro dovrebbero partire i tesserati e i primi neocontrattualizzati attraverso le modalità di cui sopra. Una linea, a quanto pare, condivisa dai nuovi main sponsor che non entreranno nella gestione diretta del Foggia, ma supporteranno Canonico con il loro sostegno finanziario quando ci sarà bisogno di alzare l’asticella dei costi con qualche rinforzo di un certo peso e che sia in grado di fare la differenza in campionata La vera novità della stagione potrebbe essere propio questa: il Foggia che si lancia sul mercato a caccia di qualche “big”, a costo di strapparlo a suon di migliaia di euro alla concorrenza spietata. Quest’anno ci dovrebbero essere i soldi per fare questo.