La sfida dello Zaccheria tra Foggia e Casertana, tanto attesa alla vigilia dal popolo rossonero, cominciava in salita per i satanelli con il direttore di gara, il Signor Scatena di Avezzano, che decideva di ergersi a protagonista della serata dopo soli quattro minuti dall’inizio della contesa. Una entrata discutibile di Tascone su Tavernelli, al limite del regolamento nel cerchio del centrocampo ma che poteva essere sanzionato anche con un cartellino giallo, veniva giudicata da rosso diretto tra le proteste dei presenti sugli spalti ma anche di tutti i componenti la panchina con Cudini che veniva trattenuto per non rischiare ulteriori sanzioni. Un episodio che ha finito per compromettere una gara che prometteva sicuramente emozioni e che era stata preparata a dovere dal tecnico marchigiano durante la settimana. Cudini presentava il Foggia privo di Vezzoni sulla fascia esterna sinistra con Riccardi al centro della difesa. La sfortuna, poi, sembrava accanirsi nuovamente con i colori rossoneri perché Millico risentiva di un problema muscolare poco prima del quarto d’ora ed era costretto a lasciare il terreno di gioco sostituito da Tenkorang. Due episodi che hanno fatto saltare da subito i piani dei satanelli e il merito di Rizzo e soci era quello di riorganizzarsi e tenere testa all’avversario nonostante l’inferiorità numerica sfiorando addirittura la rete del vantaggio con una combinazione Rolando-Gagliano con l’ex Cagliari che, di testa, chiamava il portiere avversario ad un miracolo per evitare guai peggiori. Nella ripresa il Foggia sembrava essere sceso in campo con un atteggiamento più attendista e lasciava il pallino del gioco agli avversari finendo per soffrire maledettamente dando l’impressione di non avere la stessa verve dei primi quarantacinque minuti. Il pubblico di casa dimostrava di non gradire i due cambi di Cudini giunti dopo la prima ora di partita. Il tecnico marchigiano mandava sotto la doccia Silvestro e Salines, che senza ombra di smentita erano stati tra i migliori in campo, e mandava in campo Vezzoni e Papazov. Non cambiava l’inerzia della gara con la Casertana a fare la partita e il Foggia arroccato nella propria metà campo a difesa del pareggio. Una conclusione di Tenkorang deviata in angolo faceva esultare lo Zaccheria prima che lo stesso calciatore risentiva nuovamente del problema fisico che lo aveva tenuto fermo la scorsa settimana e che lo costringeva a lasciare il terreno di gioco. E qui l’altro episodio che condizionerà il risultato finale. Il quarto uomo tarda a richiamare l’attenzione del direttore di gara per effettuare i cambi e il Foggia ha la sfera con Odjer che punta l’area avversaria. Gli avversari recuperano palla e con una ripartenza letale vanno in gol con Montalto. Cudini è indiavolato e urla in maniera vivace verso il Signor Scatena che lo manda anzitempo negli spogliatoi. Entrano Tonin e Martini ma il Foggia non ha più le forze di riprendere il risultato che la Casertana chiude in cassaforte con la rete dell’ex Curcio che spegneva l’entusiasmo residuo allo Zaccheria. Cala il sipario su Foggia-Casertana con i rossoneri che perdono per la seconda volta consecutiva e complicano il cammino per raggiungere l’obiettivo dei playoff in attesa di conoscere i risultati dagli altri campi in questo fine settimana.