Foggia, con il Monopoli solo un incidente di percorso?

Foggia sotto la Nord dopo la sconfitta con il Monopoli (foto: Antonello Forcelli)

Le quattro sberle subìte dal Monopoli ieri sera allo Zaccheria hanno sollevato più di qualche perplessità nell’ambiente rossonero che, come spesso accade in questi frangenti, è passato dai facili entusiasmi al pessimismo dilagante nel giro di soli novanta minuti. Potere di un capitombolo inatteso nella serata in cui in tanti si attendevano conferme dopo il successo di Bari di lunedì scorso. Una debacle che non merita attenuanti se non quelle di una formazione fortemente rimaneggiata causa le tante assenze per infortunio che stanno minando il lavoro del tecnico Brambilla alle prese con l’obiettivo di accelerare la fase di assimilazione del modulo tattico su cui il gruppo sta lavorando dai giorni del ritiro precampionato. Contro i biancoverdi di Colombo il tecnico brianzolo ha dovuto rinunciare a Da Riva, che sarà assente per almeno un mese, Danzi, alle prese con un leggero stiramento che gli ha già fatto saltare due gare consecutive e non ultimo Tascone per il quale bisognerà verificare la possibilità di rivederlo in campo già nella prossima trasferta di Latina. Ma anche Millico non era nelle condizioni di essere schierato dal primo minuto e Brambilla lo ha utilizzato solo nella parte conclusiva della sfida al Monopoli. Una situazione che ha complicato notevolmente le scelte del tecnico che ha dovuto schierare Mazzocco, ancora non al meglio della condizione fisica e lontano parente del calciatore che conosciamo, e Vezzoni che, nonostante una prova di encomiabile volontà, non era a suo agio in un ruolo e una posizione di campo che non è nelle sue corde. Il risultato è che i rossoneri hanno sofferto proprio nella zona centrale del campo dove gli ospiti hanno incontrato praterie, una sorta di voragine tra difesa e attacco dove Calvano e compagni si infilavano con una certa facilità. Alla luce di quanto descritto non sarebbe stato utile magari ricorrere ad un più equilibrato 4-3-3 con la rinuncia di un trequartista e l’inserimento centralmente di un altro calciatore per evitare quello che poi si è rivelato un vero e proprio suicidio tattico? Non è il caso di gettare la croce sul tecnico, al quale vanno riconosciuti serietà e grande propensione al lavoro, ma in un campionato difficile ed imprevedibile come quello di serie C rivedere l’assetto tattico sul rettangolo di gioco o meglio avere la capacità di leggere in corsa la partita devono essere prerogative di un tecnico. Affrontare il Monopoli con il 4-2-3-1 senza gli interpreti migliori a centrocampo faceva presagire difficoltà che pure si sono palesate e probabilmente la sconfitta di Coppa Italia non aveva insegnato nulla per rimediare agli errori commessi. Eppure i primi quattordici minuti del match avevano illuso i settemila e più che erano assiepati sugli spalti dello Zaccheria con il Foggia che aveva costretto gli ospiti nella propria metà campo sbloccando il risultato dopo appena sei minuti. L’inzuccata di Salines aveva mandato in estasi il popolo rossonero ignaro di quello che sarebbe accaduto intorno al quarto d’ora con l’uno due micidiale di Viteritti e Calvano che dal cilindro estraevano due reti di ottima fattura. Due reti che hanno tagliato le gambe ai rossoneri che prima del riposo hanno peccato di lucidità nelle due occasioni capitate sui piedi di Emmausso e Zunno. La ripresa doveva segnare la riscossa di Salines e compagni che invece subivano il terzo euro gol dopo appena sette minuti con Bruschi che annullava le residue chances di recupero della formazione di Brambilla che nel finale si vedeva trafiggere per la quarta volta. Una serata da dimenticare? Un incidente di percorso? E’ la speranza del popolo rossonero con la consapevolezza che alla ripresa degli allenamenti Brambilla e i suoi dovranno riflettere a lungo sui tanti errori commessi nell’arco dei novanta minuti dello Zaccheria e sulla prestazione che ha lasciato a desiderare rispetto alle due precedenti uscite di campionato. A Latina bisognerà riprendere a fare risultato magari con una prestazione convincente che possa spazzare d’incanto le nubi che da ieri si sono addensate sulla mente dei calciatori che probabilmente non si aspettavano di vivere una serata da incubo. Nella sfida all’ex Padalino si spera di poter recuperare qualche elemento in più soprattutto a centrocampo dove un’altra settimana di lavoro sarà determinante anche sulla crescita della condizione fisica dei vari Mazzocco e Gargiulo e l’inserimento nello scacchiere rossonero di bomber Murano.