Distensione. Larghe intese. Sorrisi. Aria nuova (magari fosse così anche per quella cittadina, viziata e nauseabonda ogni mattina d’estate!). “Sono convinto di cominciare un nuovo ciclo”, pillole di Canonico! Il «new deal» del Foggia ha iniziato a mostrare i suoi tratti somatici. Una conferenza stampa per disegnare volti e pensieri.
Impressioni a freddo? È stato finalmente un normale confronto tra professionisti. Stampa da una parte e società (nelle sue diverse componenti) dall’altra. Domande e risposte. Senza presunzione né ideologia. Senza acrimonia né altezzose zone di potere. Dal punto di vista sostanziale, è stata innanzitutto relegata in soffitta, riposta in un cassetto chiuso a chiave, l’orrida idea di “campionato dignitoso”. Sostituita dal manifesto silenzioso di mister Brambilla: “Senza ambizioni non si fa risultato”. Ipse dixit, l’uomo di Vimercate ci pare concreto ed equilibrato. Nessun proclama. Rispetto per la piazza, quanto basta. La storia del Foggia (peraltro per lo più trascorsa a dragare i campi di serie C, mai dimenticarlo!) da onorare senza eccessi di deferenza! Nel contratto è previsto un premio promozione. E già non è poco…
Una squadra che “(…) dovrà crescere giorno per giorno” con l’obiettivo di giocarsela con tutti. Una dichiarazione onesta, com’è lo sguardo del mentore di Soulé, Barrenechea e Huijsen, tanto per citare tre dei suoi “figliocci” più noti! Ahinoi, nessuno dei pupilli griffati Juve potrà sversare il suo talento in Capitanata: o troppo forti (da categorie superiori) o ancora da svezzare e dunque trattenuti a Vinovo! L’affermarlo con chiarezza significa evidentemente che Brambilla una chiacchierata en passant con la dirigenza della Next Gen (da cui ha ricevuto un signorile post di ringraziamenti e saluti!) se la sarà pure fatta! Comunque, giusto per inciso, Andrea Danzi è tanta roba! La rosa? Sarà formata da giocatori esperti e da qualche giovane. Questa è la Lega Pro. Solo con i babies non si vince! E nemmeno con le scommesse!
Il Foggia cercherà calciatori bravi ma soprattutto “(…) uomini veri”, ha sottolineato il neo-tecnico dei satanelli. C’è da reggere l’urto della pressione. Qui entriamo in un’area filosofica! Dice il saggio: “La responsabilità viene dall’esterno, la pressione te la crei da solo!” Foggia forgia calciatori pronti perché trasmette una responsabilità sostanziosa a chi indossa la casacca rossonera. C’è, infatti, un’attenzione mediatica esagerata e il football è un amore quasi fideistico. Il tifo è più empatico che sentimentale. Più simbiotico (rispetto alla squadra!) che abitudinario! E la pressione? Meglio non scomodarla! L’ex stella NBA Shaquille O’Neal ha raccontato che una volta dopo aver giocato malissimo una partita contro i New York Knicks si giustificò con suo padre dicendo: “Non ho retto la pressione”. Il genitore per tutta risposta lo obbligò il giorno dopo ad alzarsi alle 5 di mattina, lo portò sotto un ponte e gli mostrò una famiglia di “senza tetto”: “Pressione è non sapere se metterai il piatto a tavola!”, gli disse con convinzione. La solita retorica populista? Forse… ogni tanto – però – crediamo che serva pure quella! Per chiarire le priorità e modellare i comportamenti!
Non dovrà diventare – invece – un puro esercizio “di retorica” la frase pronunciata dal patron con voce rilassata ma ferma: “Sosterremo allenatore e DS, soprattutto nei momenti difficili!” Un proposito lodevole, certamente, ma forse – pure – un’implicita ammissione di colpa rispetto quanto accaduto con il “primo” Cudini nella passata stagione. Solo con la forza della coesione – infatti – si potrà davvero “(…) cominciare un ciclo”. E torniamo così a bomba. A inizio articolo. Al nuovo corso di via Gioberti. Tranquillo, incoraggiante e pure intrigante. Con Brambilla, Roma e ovviamente Vincenzo Millico, subito evocato in conferenza. Tanto per ricordare chi dovrà essere il «10» dei sogni del Foggia quater targato Nicola Canonico!