Occasione sprecata per il Foggia a cui questa sera il pareggio sta molto stretto se si considera che i rossoneri hanno mancato almeno cinque palle gol nell’arco dei novanta minuti di gara. E come spesso accade una partita da portare a casa si stava rischiando di perderla per un errore grossolano di Vacca che stava compromettendo una serata decisamente positiva per i colori rossoneri. Prova soddisfacente dei ragazzi di Cudini che mostrano segnali di crescita e che si adattano in maniera superlativa al cambio di modulo che il tecnico marchigiano manda in scena in terra irpina dove ci si attendeva la riscossa dei padroni di casa che avevano cambiato guida tecnica in settimana con l’arrivo di Pazienza al posto di Rastelli. il Foggia si presenta al Partenio senza Embalo, che non ha recuperato da noie muscolari che lo hanno afflitto in settimana, e con uno schieramento a sorpresa che prevede l’inserimento di Salines, come braccetto difensivo, e lo spostamento di Garattoni e Rizzo nella linea di centrocampo. Una disposizione che ha nettamente sorpreso l’avversario con uno Schenetti a tutto campo e una difesa che non corre grandi rischi e che si disimpegna con ordine e mette la museruola agli avanti biancoverdi. Una scelta che si è rivelata azzeccata viste le caratteristiche dei due centrali deifensivi. Esordio stagionale dal primo minuto di Beretta al fianco di Tonin confermato in avanti dopo il gol con il Giugliano. Il Foggia mostra, sin dalle prime battute del match, di non avere timore dell’avversario e per ben due volte nei primi dieci minuti tenta la via della rete con Garattoni che manca di un soffio di testa da due passi e Schenetti che chiama l’estremo difensore di casa ad una respinta miracolosa. Foggia autoritario che ha messo in difficoltà l’avversario apparso frastornato e povero di idee. Ma aldilà delle occasioni da gol i rossoneri hanno tenuto bene il campo mostrando margini di miglioramento nella manovra ma ancora una volta non hanno concretizzato la grande mole di gioco sviluppata per l’imprecisione degli avanti negli ultimi sedici metri. Nella prima frazione di gara i rossoneri hanno costretto gli uomini di Michele Pazienza sulla difensiva che, tra i fischi del pubblico di casa, si sono visti dalle parti di Nobile solo una volta su colpo di testa di Patierno finito largamente a lato. L’impressione è che con un po’ di convinzione in più i rossoneri avrebbero potuto sbloccare il punteggio a loro favore. Identica musica nella ripresa con il Foggia che sfiora il vantaggio con Schenetti e continua a martellare l’avversario che pensa solo a difendersi e che si vede in rare occasioni dalle parti di Nobile che al Partenio ha mostrato di essere tornato sui suoi livelli dando sicurezza al reparto arretrato. Un plauso anche a Cudini che ha letto bene l’incontro anche nei cambi nella ripresa e che ha a disposizione un gruppo destinato a crescere ulteriormente e che ha ampi margini di miglioramento. L’ingresso di Peralta in attacco, strana la scelta di tenerlo fuori, ha fatto correre un paio di brividi alla schiena dei sostenitori avellinesi con la sfera che in entrambe le occasioni è andata vicino a terminare in rete. Ai punti avrebbe meritato il Foggia che dà continuità alla vittoria sul Giugliano e che giovedì sera sarà chiamato alla sfida interna con la Virtus Francavilla che, in serata tra le mura amiche, ha stracciato il Crotone al secondo stop consecutivo. Quattro punti nelle prime tre giornate di campionato sono un buon bottino se solo si pensi a come era cominciata la stagione tra mille problemi e la convinzione che questo gruppo potrà regalare delle soddisfazioni al popolo rossonero.
Foto Federico Antonellis – Calcio Foggia 1920