Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne nazionali del Corriere dello Sport.
Il punto esclamativo di Salines era forse nell’aria, il 23enne di Mugnano di Napoli è forse la prima vera grande sorpresa di questo inizio di stagione. Il gol-vittoria alla Turris porta la sua firma, e che firma: l’azione se l’è praticamente costruita da solo, dopo un’interdizione riuscita sulla trequarti e una discesa personale di quaranta metri nell’area avversaria. La sua forza e il suo coraggio correvano sulle gambe di tutto lo Zaccheria che ne ha accompagnato l’azione fino all’urlo liberatorio del gol, dopo uno scambio ravvicinato con Schenetti che gli ha prontamente restituito il pallone dalla destra. La zampata ha suggellato uno strano contropiede, Salines non ha infatti trovato avversari sul suo cammino ed ha infilato la porta della Turris con la difesa sostanzialmente schierata dei campani. Un predestinato Salines? Forse sì. Anche quando non deve giocare l’ex difensore della FeralpiSalò (con cui ha conquistato la promozione in B una stagione fa) è però sempre tra i titolari: è successo cinque volte su sei gare in questa stagione, contro il Catania però sembrava destinato alla panchina e invece anche in quella partita Cudini lo invitò a scaldarsi per entrare, dopo l’infortunio nel riscaldamento occorso a Rizzo. Gioca da centrale o da “braccetto” di sinistra (come col Catania), oppure di destra com’è avvenuto con la Turris. Un difensore versatile, completo: gli mancava solo il gol: eccolo arrivato.