CdS – Reggina e Lecco, brividi: oggi la sentenza del TAR

Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne nazionali del Corriere dello Sport.

Reggina e Lecco, così come le altre società aspiranti all’ammissione in B (Brescia e Perugia), dovranno attendere la giornata odierna per conoscere le decisioni del Tar del Lazio. Il dispositivo dei giudici amministrativi laziali sarà reso noto oggi, come annunciato dal presidente Arzillo. Il ricorso è stato presentato da Reggina e Lecco per chiedere la riammissione in B. I calabresi erano stati esclusi per il ritardato pagamento di 757 mila euro all’Agenzia delle Entrate, decisa dopo l’omologa concessa dal tribunale di Reggio Calabria. I lombardi, invece, per aver presentato con alcuni giorni di ritardo l’indicazione dello stadio dove ospitare le partite del prossimo torneo cadetto. Tutto questo, mentre Brescia e Perugia attendono con trepidazione: sono in lizza per rientrare in B.
 
LECCO. La prima causa trattata ieri a Roma ha visto riuniti i procedimenti del Lecco, appunto, e della Figc contro Coni e Perugia. I legali della società lombarda hanno sottolineato il poco tempo a disposizione, dal 18 al 20 giugno, tra la conclusione dei playoff promozione e la scadenza delliscrizione al campionato , per lindicazione dello stadio (relativa a Padova e presentata con tre giorni di ritardo) . Nel corso della riunione c’è stato l’intervento del legale della Lega B che ha perorato le ragioni della costituzione “ad adiuvandum” delle altre 18 società a favore de l Lecco. Il presidente del Tar, Arzillo, è apparso stupito per la costituzione del gruppo e le argomentazioni prodotte dai legali: le società cadette sono vicine al Lecco e dure, invece, nei confronti della Reggina. Tanto da opporsi alla richiesta di rigetto presentata dal club calabrese.

 

REGGINA. La vicenda della società amaranto è complessa e, conseguentemente, il ricorso e gli interventi dei suoi legali sono stati più articolati. Gli avvocati Rodella, Lubrano, Patera e Cintoli hanno esaminato gli aspetti che hanno portato Covisoc, Consiglio Federale e Coni a non accogliere i ricorsi presentati dalla Reggina dichiarandola priva della licenza nazionale e, quindi, nella impossibilità di essere iscritta alla prossima B. Sulla non definitività dell’omologa concessa dal tribunale di Reggio Calabria è intervenuto l’avvocato Cintoli. «Il codice per la crisi d’impresa tutela soprattutto i terzi creditori. Interesse non conciliabile con le scadenze del diritto sportivo. L’interpretazione data dalla Figc al comunicato 169/A è palesemente illegittima. Non era assolutamente possibile pretendere – le conclusioni di Cintoli – di avere una omologa definitiva entro il 30 giugno». Il provvedimento di ristrutturazione del debito della Reggina, accumulatosi nei tre anni di gestione Gallo e nell’ultimo di Saladini, ammontante a circa 24 milioni, ha portato alla distribuzione di risorse disponibili ai tesserati, ai creditori, a Inps, Enpals ed Agenzia delle E ntrate. A quest’ultimo ente, con l’omologa concessa, veniva destinata la somma di 757.000 euro che, secondo il piano approvato, doveva essere pagata entro il 12 luglio. Nei documenti presentati dalla Reggina di Saladini per l’iscrizione, il 20 giugno, mancava proprio la ricevuta di questo pagamento. Il patron amaranto di allora provvedeva al versamento con, circa, una settimana di ritardo. Da qui la diatriba tra Figc e società amaranto che il Tar dovrà dirimere: la prima con il richiamo della perentorietà delle scadenze regolamentari; la seconda con la scadenza indicata dalla sentenza del tribunale.

CONSIGLIO DI STATO. Oggi si conosceranno le decisioni dei giudici amministrativi. Il 29 agosto, invece, è la data nella quale il Consiglio di Stato metterà la parola fine a questa vicenda assai ingarbugliata. Ma visto che la Lega di B non vuole aspettare l’esito dell’ultimo step e intende partire con il campionato nel weekend del 20 agosto, ieri tutte le parti coinvolte hanno chiesto di abbreviare i termini per l’eventuale appello al Consiglio di Stato. E l’ipotesi che circola è che l’ultimo grado di giudizio sia anticipato a metà agosto.