CdS – Mal di gol: il Foggia cerca la cura

Mister Cudini (foto: Antonello Forcelli)

Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.

E’ un Foggia che soffre ancora tanto in avanti. Un solo gol in cinque partite stagionali – una di coppa e quattro di campionato – è veramente molto poco per una squadra come i rossoneri. Un reparto che ieri non era al completo per via dell’assenza di Tounkara, out per un affaticamento muscolare all’ultimo minuto. Ma a prescindere sono i numeri che preoccupano: l’unica rete in stagione firmata da Tonin – è arrivata nella gara interna contro il Giugliano.

MANCA L’ATTACCO. La partita di Beretta è durata soltanto un tempo, con l’ex Ascoli uscito nell’intervallo. Una gara cominciata in salita per il classe ’92 con un giallo a freddo, poi un paio di occasioni non sfruttate al meglio hanno fatto terminare a mani vuote – e anzitempo – la partita all’attaccante. E stato sicuramente più pericoloso Peralta, sia sui calci piazzati che su azione: l’italo-argentino, più di una volta, ha impensierito la retroguardia della Vir-tus Francavilla con un paio di giocate degne di nota. Buona la partita di Tonin, che al 70′ ha sfiorato la rete dell’1-0 trovando tuttavia l’opposizione dell’ottimo Forte: il suo ingresso in realtà ha cambiato la partita, anche se ai fini del risultato è valso a ben poco. È ancora presto per valutare il nuovo acquisto Idrissou Subutan: l’italo-ghanese ha giocato pochissimi minuti e deve ancora farsi le ossa.

NUMERI NON BUONI. È difficile tornare indietro nel tempo per trovare una serie così negativa dal punto di vista delle realizzazioni: la squadra non segna e non riesce a rendersi pericolosa più di tanto. Le poche azioni – spesso molto confuse – si concludono spesso in un nulla di fatto: finora le cinque partite disputate dai rossoneri non sono state il massimo dell’entusiasmo da un punto di vista della qualità del gioco e delle azioni prodotte. Forse la migliore era stata quella di Coppa Italia contro il Catanzaro, terminata con una sconfitta: allora, tra l’altro, la squadra era ancora un cantiere a cielo aperto. C’è ancora molto da lavorare, soprattutto in attacco. L’idea di Cudini di passare dal 4-3-1-2 al 3-4-1-2 non ha portato i cambi sperati: il Foggia è sterile lì davanti e ha tanto bisogno di migliorare. La partita di Catania sarà fondamentale: nella serata di lunedì – si gioca purtroppo ancora in questo giorno della settimana – i tifosi riusciranno a capire se c’è rimedio a questo brutto mal di gol.

LE PAGELLE

Cudini (all.) 5
Il suo Foggia perde in lucidità, ol. tre al gol che non amiva. Questa volta mancano le nitide palle-gol di Avellino. La squadra gioca sui nervie Peralta dialoga da solo. Un passo indietro sul Diano del gioco.

Nobile 6,5
Pronto su Izzillo, neutralizza anche il diagonale di Macca. Deci sivosu Artistico (6 st).

Salines 5,5
Gli sfugge Macca in una delle azioni più pericolose dei brindisini nel primo tempo.

Idrissou (38′ st) SV

Marzupio 5,5
Chiude i buchi centralmente, ricorre alle maniere forti su Giovinco. Costretto a uscire per un infortunio

Vezzoni (9′ st) 5,5
Da esterno sinistro, più attento a non farsi sorprendere che a proporsi per i compagni.

Carillo 5,5
Sbroglia su Biondi lanciato in percussione nell’area rossonera (28′), passa al centro del pac chetto arretrato quando Marzupio esce.

Garattoni 5
Meno brillante e soprattutto più francobollato dagli uomini di Villa. Qualche spunto nel finale, quando la Virtus si abbassa.

Martini 6
Si accentra in versione play basso. supporta Peralta a inizio di ripresa ricevendo un pallone interessante in area che non sfrutta.

Fiorini (31’st) SV

Marino 5
Bravino si, manca personalità sulla trequarti e qualcuno che accenda le punte. Cudini cambia subito nella ripresa.

Schenetti (1′ st) 5,5
Subito un paiodi squilli, ma nul la più. Il gioco non si accende e anche Tuomo in più svanisce.

Di Noia 6,5
Partenza lenta, quandosi accen de lui il Foggia toma squadra. Ha la palla del vantaggio al 25° della ripresa, manda alto.

Rizzo 6,5
Prova il fraseggio con Peralta, mette in mezzo un paio di palloni invitanti da estremo sinistro.

Peralta 5,5
Sua la prima conclusione nella porta (20′). Gioca praticamente da solo, ma quando ha il pallone tra i piedi suggerisce per Martini in area di rigore e impegna Forte nella parata più difficile.

Beretta 5,5
Un paio di percussioni fin quando è fresco.

Tonin (1’st) 5
Isolato là davanti, fa quel che può. Impegna Forte al 17′, poi si perde in un inutile controllo palla.