Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Bisognava sbloccarsi per ripartire, il Foggia l’ha fatto e adesso possono aprirsi nuovi orizzonti. Significativo che a buttarla dentro sia stato Riccardo Tonin, il bomber che evidentemente ha un conto aperto con il Giugliano: nell’ultimo campionato segnò al 92′ la rete del 2-2 nel match d’andata, era il 4 dicembre 2022, prodezza poi vanificata dal diagonale disperato di Salvemini al 94′ che sancì il successo dei campani e fece infuriare il tecnico di allora Fabio Gallo. Corsi e ricorsi: due giorni fa il match-winner si è ripreso il Foggia, ripagando della fiducia mister Cudini che finora non si è mai privato delle sue prestazioni. Il 22enne di Arzignano ha infatti giocato tutti i 90′ di Taranto e si è ripetuto anche contro il Giugliano senza mai essere sostituito. Ha tempra, fisico, cuore e carattere per imporsi all’attenzione del campionato, dopo una falsa partenza lo scorso campionato e un’esperienza anonima al Monterosi (1 gol in 17 partite) dove fu ceduto in prestito a gennaio. «Aspettavo questo momento l’anno scorso mi è servito per fare esperienza, ora so di potermi giocare una grande opportunità con questa maglia», le parole di Tonin al 90′.
LA LUCE. E’ un attaccante che piace a Cudini perchè attacca la profondità, tutto merito di Di Noia bravo a lanciarlo nell’uno contro uno, una prodezza che vale il risultato. Ma il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Milan è l’unica buona notizia venuta fuori contro il Giugliano, l’attacco del Foggia è infatti apparso ancora in letargo. I movimenti di Embalo, schierato al fianco di Tonin, sono ancora abbastanza approssimativi lo confermano le occasioni sciupate (un paio) sottoporta. Non è andata meglio con Peralta nel finale di partita, schierato al posto dell’ex giocatore del Cosenza per tenere lontano il pallone dalla trequarti rossonera. Squadra chiaramente non ancora in forma, normale di questi tempi. In questo momento conta soprattutto buttarla dentro e non andare troppo per il sottile, come hanno fatto Di Noia-Tonin, non a caso i più lucidi e intraprendenti della manovra rossonera al pari di pochi altri (Schenetti, Rizzo, il duo difensivo Carillo-Marzupio).
ATTESA PER BERETTA. Poteva essere lanciato nella mischia anche Beretta nel finale, ma l’autore del gol qualificazione alla finale playoff in quel di Crotone è ancora tormentato tagli infortuni e il tecnico ha deciso di tenerlo a riposo come rivelato a fine partita dal vice di Cudini, Giuseppe Antognozzi (il tecnico marchigiano non si è recato in sala stampa perché era atteso a Coverciano). Attacco che domenica nella trasferta di Avellino ritroverà Tounkara, ex di turno, che ha scontato un turno di squalifica.