Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Giovanni Di Noia rispecchia l’anima del gruppo playoff, quello che si rese protagonista di una scalata memorabile e inattesa appena tre mesi fa. «Quei momenti li sento ancora dentro, è lo spirito che deve accompagnarci anche durante questa stagione. Non mollare mai, noi siamo pronti». Domani c’è l’Avellino al Partenio, formazione tradizionalmente difficile per i rossoneri che devono superare forse il primo vero ostacolo di stagione. Sfida comunque affascinante, partita di cartello per i tifosi anche se quelli di fede rossonera dovranno restare a casa per la ben nota rivalità con i tifosi irpini (e ci sono poi i fatti dello “lacovone” ad aggravare il quadro). Partite vissute con grande partecipazione anche dai giocato-ri, lo confessa il 29enne mediano barese, autore dell’assist del gol-vittoria di Tonin contro il Giugliano: «Foggia è una piazza speciale, se non fosse così sarebbe tutto diverso. Una piazza esigente che chiede molto e dà anche tanto, per questo dispiace non avere i nostri tifosi al seguito ad Avellino così come pure non li avremo allo Zaccheria contro la Virtus Francavilla (giovedì 21: ndr). Abbiamo visto quello che è avvenuto durante i playoff, abbiamo ricevuto una carica indescrivibile».
BUONE SENSAZIONI. Quest’anno bisogna ripartire, ricostruire il carico di aspettative e di credibilità che quella squadra era riuscita a conquistare durante il suo lungo percorso. «Possiamo ripeterci, Cudini è un allenatore preparato che ha dimostrato di avere le idee chiare e di voler lavorare con intensità su questo gruppo. Le sensazioni sono buone – conferma Di Noia – la vittoria contro il Giugliano l’abbiamo meritata non solo per il gol. Era importante portare a casa i tre punti, ora dobbiamo insistere e guardare avanti».