CdS – Cuore, lotta e orgoglio: segnali di primo Foggia

Antonacci su Brignola (Foto: Massimo Carlostella)

Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.

Un gruppo di ragazzi in ritiro da pochi giorni – molti dei quali ufficializzati soltanto alla vigilia del match – hanno messo in difficoltà un Catanzaro neopromosso in Serie B con un ruolino di marcia da record. In formazione più che sperimentale i rossoneri, ieri in un inedito completo celeste con banda diagonale rossonera – il Foggia in blu si era visto di recente ma in celeste mai, se non nel precampionato 2002 – sono usciti sconfitti dal Luigi Razza soltanto per 1-0. La maglia prodotta dall’Adidas – che è piaciuta anche parecchio ai tifosi – era sponsorizzata dalla C. N. Costruzioni Generali e dalla C. N. Energia, due aziende del presidente Canonico.

IL FOGGIA NON SFIGURA. I satanelli non hanno di certo sfigurato. Basti pensare che il gol-eliminazione è arrivato soltanto a 20° dalla fine della gara. Una rete maturata dagli sviluppi di un calcio d’angolo, con il colpo di testa decisivo di Alessio Curcio: l’ex capitano del Foggia si conferma ancora una volta la bestia nera dei rossoneri. Ma il Foggia non ha nulla da recriminare. Da vero leader Peralta si è caricato sulle spalle la squadra, trascinandola e sfiorando pure la rete nei minuti finali dopo un assist al bacio di Rizzo. Dopo cinque giorni di ritiro – che continuerà oggi, dopo il ritorno dei rossoneri in Umbria – certamente non può definirsi come una prestazione indicativa. Ma chi immaginava una disfatta dei satanelli si è certamente ricreduto: sullo 0-0 è stato annullato un gol a Vitali, senza dimenticare le molte occasioni non sfruttate al meglio dal reparto offensivo.

ESORDIO PER CUDINI. Mister Cudini sta provando a dare forma al nuovo Foggia che sta per nascere. Il 4-3-3 dell’ex Fidelis Andria sicuramente non sarà quello che si è visto ieri ma con i giusti rinforzi – gli ultimi hanno avuto pochissimo tempo per ambientarsi – potrebbe rivelarsi un’arma importante. Basti pensare che ieri il tecnico di Sant’Elpidio a Mare poteva contare soltanto su nove panchinari, sette dei quali nati dopo il 2001. Cudini è l’ottantaseiesimo tecnico a sedersi sulla panchina rossonera, l’ottantaquattresimo in una gara ufficiale (escludendo Capuano e Maiuri). Il successore di Delio Rossi si è presentato ai tifosi con una sconfitta “indolore”: nessuno si aspettava di più da una squadra allestita in quattro e quattrotto. La squadra ora farà ritorno a Bastia Umbra, dove proseguirà il proprio ritiro fino all’11 agosto, data in cui è previsto il rientro allo stadio Pino Zaccheria.