Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Più che un esperimento sarà un azzardo scendere in campo sabato 5 agosto (ore 18) con una squadra largamente incompleta. Ma il Foggia è stato tirato dentro nella Coppa Frecciarossa “a sua insaputa”, l’inserimento nel tabellone principale e l’abbinamento con il Catanzaro, prima sfidante della stagione, è stato comunicato al club il giorno stesso della presentazione di mister Cudini e del suo staff, il 26 luglio. Da allora è cominciata una corsa contro il tempo per provare a metter su una squadra in vista dell’impegno ufficiale così ravvicinato. Di progressi per implementare la rosa dei giocatori già in organico non ne sono stati fatti molti, se ai quindici tesserati iniziali sono stati tolti i quattro che non rientrano più nei piani (Nobile, Odjer, Vacca, Vuthaj). Il Foggia si ritrova dunque al momento con undici giocatori in organico, dodici se consideriamo il neo acquisto Marino che ha raggiunto due giorni fa il ritiro di Bastia Umbra, più una decina di giovani aggregati alla prima squadra tra cui si segnalano i centrocampisti Capogna e Agnelli (quest’ultimo figlio d’arte, papà Cristian capitano rossonero nell’ultima serie B) che già avevano fatto parte del gruppo di prima squadra nell’ultima stagione.
LE USCITE. E poi c’è il capitolo mercato in uscita che incombe. Quasi certamente mister Cudini non avrà tutto il gruppo dei “big” a disposizione, dai convocati va escluso Frigerio che non è presente in ritiro a causa di problemi fisici (questa la motivazione trapelata dal club): l’ex milanista resta sulla lista dei partenti, giocando la prima gara ufficiale vedrebbe vanificato il trasferimento eventuale ad altro club. Lo stesso ragionamento potrebbe valere per Garattoni, sempre in procinto di cambiare aria (ma richieste per ora zero) e per tutti gli altri rossoneri che, fiutata l’aria di smobilitazione, volessero cambiare aria. Insomma il povero Cudini avrà il suo bel da fare per mandare in campo un undici purchessia contro i rodati calabresi (forse privi di bomber Iemmello), ma l’impegno va onorato e non dimentichiamo che la Lega di serie A, che organizza la Coppa Italia, è stato finora l’unico organo ufficiale della Federcalcio ad aver riconosciuto il ruolo di sfidante del Foggia su segnalazione della Lega di C, dunque premiando il merito sportivo nella finale contro il Lecco, scegliendo i rossoneri (quarti in classifica, ma con un punto in meno rispetto alla Carrarese che ne aveva più diritto) al posto del Pordenone accoppiato nel tabellone di Coppa proprio al Catanzaro, stessa sfida che appunto adesso invece giocherà con il Foggia. Chissà che l’assist di Coppa non possa tornare utile ai rossoneri nella battaglia legale dinanzi al Tar del Lazio per conquistare la B.