Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
Continuerà ad essere uno dei due tormentoni dell’estate (l’altro è il ricorso per la B). La faccenda societaria è tutt’altro che chiusa, ‘intreccia con il lungo retroscena legato alla compartecipazione al capitale dell’imprenditrice sarda Maria Assunta Pintus, rientrata in gioco con la sua società Map Consulting dopo aver vinto l’arbitrato che le ha restituito il 49% del capitale della Corporate Investment, la cassaforte del Foggia. Un anno fa Canonico, proprietario al 51% della Corporate. varò l’aumento di capitale estromettendo dalla proprietà e dalla gestione la socia di minoranza ora rientrata a pieno titolo nella gestione (e dunque anche nella condivisione delle spese, che il presidente del Foggia afferma di aver sostenuto da solo nella stagione 2021-22, da qui i motivi dell’esclusione di Pintus dal capitale).
LA QUERELLE. Pintus lamenta di non essere stata liquidata da Canonico, la questione è giudiziaria e rischia di complicarsi in vista della pubblicazione del dispositivo della sentenza del Tribunale di Cagliari sulla proprietà del Calcio Foggia, attesa per fine mese. Un passaggio cruciale, quest’ultimo, anche in considerazione di un altro aspetto: la cordata di imprenditori foggiani che vorrebbe rilevare il club, sostiene di non poterlo fare se prima Canonico non risolve il suo contenzioso con Pintus. In realtà il presidente del Foggia ha già liquidato la proposta della cordata respingendo i circa 2 milioni di euro proposti in cambio della cessione della societa.
CHE INTRECCIO. Ora però viene al pettine il nodo della proprietà: saranno i giudici a stabilire con chi bisognerà trattare per comprare il Foggia, se ancora con Canonico (che nel frattempo si è sobbarcato le spese di due campionati e ne chiederà conto) oppure la palla passerà a Pintus. I tempi s’ intrecciano con i ricorsi per la B: il Foggia (gestione Canonico) come si ricorderà ha presentato la domanda di ripescaggio. L’udienza è prevista il 2 agosto, ma potrebbe slittare. Il club rossonero chiede il rispetto delle quattro promozioni dalla serie C: in mancanza del Lecco, escluso dai campionati per inadempienze amministrative e strutturali, tocca al Foggia la serie cadetta, sfidante dei lombardi nella finale playoff.