Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
È già rottura con i main sponsor, pronti a fornire un impegno finanziario nel nuovo Foggia. Ma Canonico ieri ha risposto <<no grazie>>, dopo aver affrontato con freddezza l’argomento lunedì. Parole che non sono piaciute agli imprenditori Antonio Salandra e Matteo la Torre che ieri sono usciti allo scoperto con una dura presa di distanze dal presidente del Foggia. Praticamente ieri mattina i due hanno chiesto chiarimenti a Canonico, dopo aver messo sul piatto
<<mezzo milione di euro>> per la campagna acquisti. <<Il presidente Nicola Canonico – si legge nella nota diffusa ieri dai due imprenditori – ha ringraziato Matteo la Torre e Antonio Salandra comunicando loro che la somma offerta, per quanto considerevole, non rispondeva a quanto auspicato dallo stesso presidente, per cui avrebbe proceduto secondo la strategia che ha comunicato poco dopo durante la conferenza stampa già programmata».
PASSAGGIO DI MANO. Dunque Canonico andrà avanti da solo, lamentandosi come aveva già fatto un anno fa della mancata collaborazione da parte degli imprenditori foggiani. Ma respingendo di fatto mezzo milione di euro che costituiscono occhio e croce la metà del budget di quanto servirebbe per allestire una formazione competitiva in C. A questo punto gli imprenditori che volevano farsi sponsor per entrare nel Foggia hanno pensato di alzare la posta, sfidando l’imprenditore barese ad uscire allo scoperto mettendo in vendita la società come più volte dichiarato. <<L’unica soluzione possibile affinché La Torre e Salandra possano garantire il sostegno al Foggia Calcio – scrivono nella nota diffusa – è rappresentata dal passaggio di mano della società, mediante la necessaria ed imprescindibile opera di chiarimento che è di esclusiva responsabilità di Canonico. L’auspicio del presidente Canonico di catalizzare una pletora di sponsor per garantire un esborso ancora più importante, infatti, appare non perseguibile nella attuale situazione, per cui la cessione diviene l’unica possibilità di intervento, ovviamente – come detto – dopo le attività propedeutiche all’acquisto dell’intero pacchetto sociale che prevede la soluzione delle liti e vertenze esistenti tuttora tra i soci dell’attuale compagine>>.
SENZA LITI. E poi concludono: «Acquistare una res litigiosa o una proprietà parziale (è ancora in atto il contenzioso con Pintus; ndr) non risponde alla storia imprenditoriale di Matteo La Torre e Antonio Salandra. Siamo pronti – aggiungono i due imprenditori – a dare ulteriore prova di attaccamento al Foggia Calcio ed al territorio di Capitanata, mediante un ulteriore atto di amore per la comunità alla quale tengono tanto, appena vi saranno le condizioni giuridiche per poter progettare in serenità un futuro ricco di soddisfazioni sportive e sociali>>.