Calcio Foggia, mentre il medico studia, il malato muore…

Mentre il medico studia, il malato muore. A meno di venti giorni dalla data di scadenza della formalizzazione della iscrizione del Foggia al prossimo Campionato di serie C questa metafora calza a pennello. Mentre a Palazzo di Città si tenta di trovare la quadra valutando le manifestazioni di interesse pervenute (Gruppo Salandra-De Finis, Di Matteo-Catena) il club di Viale Ofanto rischia di finire in liquidazione. Nelle ultime ore la proposta di acquisto del gruppo di imprenditori locali, fatta pervenire al primo cittadino, è stata ritenuta poco confacente alle condizioni del Presidente Canonico che avrebbe previsto la definizione della diatriba con la Maria Assunta Pintus, il pagamento della differenza dei contratti rinnovati ad alcuni calciatori oltre una sostanziosa fidejussione di oltre tre milioni di euro con la quale l’imprenditore barese si impegnerebbe a garantire le perdite esistenti ed eventuali. Unico impegno da parte del gruppo Salandra-De Finis il pagamento degli stipendi che servono alla definizione dell’iscrizione al prossimo Campionato di Lega Pro. Altro aspetto che ha ritenuto l’offerta poco confacente anche la richiesta di licenziamento dei dipendenti del Calcio Foggia 1920 in possesso di regolare contratto a tempo indeterminato. Nella serata di ieri una ulteriore call intercorsa tra la Sindaca, De Finis, il legale della cordata Avvocato Damone e il Presidente Canonico ha fatto ulteriore chiarezza sulla situazione attuale della trattativa. Identico discorso con il gruppo Di Matteo-Catena che dovrebbe far fronte alla debitoria di circa due milioni e quattrocento mila euro oltre al pagamento delle spettanze ai tesserati dei mesi da marzo a giugno che ammonterebbero a circa un milione di euro oltre a provvedere alla iscrizione del club al Campionato. L’imprenditore casertano ma residente a Bologna sarebbe disposto a far fronte in parte ai costi della chiusura della gestione corrente prima di provvedere alla iscrizione del club. Il termine ultimo era stato stabilito nella giornata di ieri ma l’impressione è che la decisione definitiva possa slittare a oggi, in attesa magari di una controproposta del gruppo Salandra-De Finis, perchè il tempo stringe e si rischia di non avere il tempo necessario per ottemperare a tutte le scadenze come quella del prossimo 24 maggio allorquando il Comune di Foggia dovrà rilasciare il nulla osta della concessione dello stadio e la licenza d’uso fondamentali per la partecipazione al prossimo torneo di Lega Pro. Il tempo scorre e il popolo rossonero comincia a temere davvero per il futuro del sodalizio rossonero che rischierebbe di saltare per la terza volta consecutiva negli ultimi dodici anni. Popolo rossonero che negli ultimi giorni sembra essersi spaccato ulteriormente al punto di far registrare numerosi messaggi di sostegno e solidarietà al patron, invitato a proseguire, anche da parte di chi non aveva avuto atteggiamenti favorevoli nei confronti dell’imprenditore barese. Le prossime ore saranno decisive, in un senso o nell’altro, con la speranza che si possa continuare a parlare di calcio in una città già notevolmente penalizzata in altri campi. Non si dovesse definire alcun accordo la città sarebbe appesa alla volontà e all’orgoglio di un Presidente che, nonostante tutto, ha a cuore le sorti del club rossonero con la certezza che mai abbandonerebbe la nave in mezzo al mare senza la certezza di arrivare in lidi sicuri. Nonostante gli attacchi, nonostante gli atti intimidatori di cui lo stesso Nicola Canonico, due ex calciatori e due dipendenti del club sono stati fatti oggetto in questi anni di permanenza a Foggia.