Si può perdere ma non in questo modo! Una squadra senza nerbo e senza dignità. Un tecnico che continua ad essere in confusione e Foggia in caduta libera che, da stasera, non lascia per niente sperare per il prosieguo del Campionato. Primo tempo senza idee e neanche una conclusione verso la porta avversaria con evidenti problemi anche nei fraseggi dove si sono sbagliati anche gli appoggi più elementari. Senza un briciolo di idea di gioco e tanti lanci lunghi e pedalare che non portano da nessuna parte. E difronte c’era la peggior difesa del campionato che ha fatto la sua bella ed onesta figura neutralizzando quei pochi tentativi di penetrazione degli avanti rossoneri. La ripresa peggio dei primi quarantacinque minuti della gara, un campionato che sta diventando un vero e proprio incubo e da questa sera si fa largo la preoccupazione di un intero ambiente che teme un epilogo disastroso. Una Società che farebbe bene ad alzare la voce e, se necessario, prendere delle decisioni urgenti per salvare una stagione che sta diventando tutt’altro che dignitosa. Una trasferta attesa per dare una decisiva svolta e otto giorni per decidere il futuro in questo campionato per i rossoneri di Cudini che questo pomeriggio al “Liguori” di Torre del Greco inauguravano il trittico di gare spareggio per la salvezza. Il tecnico marchigiano ha rinunciato a Di Noia, che ritornerà in gruppo per la gara con il Monopoli di giovedì prossimo, a Embalo ancora alle prese con noie muscolari e poco prima del match anche a Salines che non è stato bene nelle ultime ore e parte dalla panchina. Esclusi dai convocati Schenetti e Rossi per scelta tecnica e Nobile che ha dovuto dare forfait per un risentimento muscolare durante la rifinitura. Si giocava a porte chiuse in un ambiente surreale e i rossoneri sono sembrati sin da subito tesi e quasi impauriti, a tratti imbarazzanti. Gli undici di Cudini non sono riusciti ad impensierire una sola volta Marcone e non hanno tirato mai in porta contro quella che è la peggior difesa del girone. Preoccupa la mancanza di idee della formazione di Cudini che ha mostrato notevoli difficoltà a imporre il proprio gioco anche contro una squadra mediocre come quella di Menichini. Se a tutto questo aggiungiamo che anche la dea bendata ha voltato le spalle ai rossoneri ecco spiegato lo svantaggio sugli sviluppi del calcio di punizione che ha portato in vantaggio i padroni di casa e che è anche l’unica conclusione a rete dei corallini che ha trovato una deviazione sfortunata di Santaniello che ha beffato Perina. Nella ripresa gli uomini di Cudini continuavano ad essere inguardabili, irritanti e imbarazzanti, mai primi sul pallone e fermi sulle gambe. Il secondo gol subìto è la fotografia di una squadra spenta che sembra aver perso la voglia di combattere e questo è l’aspetto che più deve preoccupare in questo momento. Un passo indietro notevole rispetto al secondo tempo di Francavilla e la prestazione con il Catania dove qualcosa di positivo si era intravisto. Prova negativa dei ragazzi in campo, si salva il solo Santaniello per la buona volontà che ci ha messo nell’arco dei novanta minuti, e conferma dello stato di confusione in cui versa anche il tecnico Cudini che anche quest’oggi ha modificato in corsa il modulo in campo finendo addirittura con un 4-2-4 e con diversi cambi che però non hanno sortito alcun risultato. Il gruppo squadra è ostaggio di un blocco psicologico su cui bisognerà cercare di lavorare in tutta fretta e situazione davvero al limite del grottesco mentre intanto la distanza dalla zona playout si riduce a due punti proprio con la Turris che vincendo a ridotto lo svantaggio dalla zona salvezza. Undicesima sconfitta stagionale e giovedì probabilmente lo scontro verità con il Monopoli che diventa drammatico per il futuro delle due formazioni. Foggia che, seppur allo sbando, non potrà più sbagliare e che avrà un solo risultato su cui puntare per non continuare a rotolare in classifica. Dopo Torre del Greco torna in discussione nuovamente la guida tecnica alla vigilia del Monopoli, giovedì sera, e del Brindisi, lunedì prossimo, due sfide che probabilmente rappresentano le ultime due chances per uscire da questo incubo che, altrimenti, potrebbe trasformarsi in tragedia sportiva.
Foto Calcio Foggia/ Varo – Antonellis