Due sole giornate al giro di boa del campionato e il Foggia continua a non sfruttare il fattore campo e anche oggi lascia per strada punti con gli avversari che, a parte il Taranto e la Juventus Next Gen, hanno tutti raccolto qualcosa allo Zaccheria. Contro il Crotone di Emilio Longo il risultato di parità sta più stretto ai calabresi che al termine del match hanno molto da recriminare soprattutto per la mole di gioco prodotta e per aver schiacciato i rossoneri nella metà campo per buona parte della ripresa. Foggia in partita nei primi quarantacinque minuti durante i quali ha tenuto testa al Crotone dei miracoli, in serie utile da ben otto giornate, con un Millico tra i migliori in campo che è stato illuminante in almeno tre occasioni e su una di queste ha pennellato sulla testa di Murano il pallone del vantaggio rossonero. Un gol che ha illuso gli infreddoliti tifosi presenti allo Zaccheria che hanno gioito però solo per tre minuti fino all’ennesima prodezza degli avversari che hanno raggiunto il pareggio con la solita conclusione dalla distanza che non ha lasciato scampo a Perina. Sembra una stagione maledetta per gli estremi difensori del Foggia puniti puntualmente alla prima conclusione nello specchio della porta. Ma la differenza con le prestazioni delle precedenti gestioni è evidente in campo con i ragazzi di Zauri che sono più aggressivi, meglio organizzati con qualche idea di calcio in più nelle corde. Ciò che continua a preoccupare è la condizione fisica e atletica di alcuni elementi che faticano ad entrare in forma dopo più di tre mesi dall’inizio della stagione e che spesso privano la squadra dell’apporto di elementi sui quali si puntava ad inizio campionato. Anche oggi dopo il sessantesimo i rossoneri hanno arretrato il baricentro e sono calati fisicamente in maniera vistosa favorendo il ritorno del Crotone. E poi i cambi della ripresa non hanno dato i frutti attesi dallo stesso Zauri che, al triplice fischio, era visibilmente contrariato soprattutto per la prova della ripresa. Murano tebeva alta la squadra e l’esperimento di Emmausso punta centrale è sicuramente da rivedere. Orlando, fin quando la condizione lo ha sorretto, è stato la spina nel fianco della difesa rossoblù e la prova di Zunno è stata al di sotto dello standard che conosciamo. Mazzocco tanta buona volontà ma ha inciso poco a centrocampo dove anche Tascone, Pazienza e Gargiulo hanno girato a scarto ridotto. Da salutare con soddisfazione il ritorno al gol di Murano che, ad inizio ripresa, ha avuto anche la palla del vantaggio che avrebbe potuto spianare la strada ad un altro risultato. Ma la bravura nell’uscita del portiere del Crotone lo ha privato della gioia della doppietta personale. Un pareggio che arriva al termine di una prova meno brillante delle altre ma la consolazione che il Foggia non perde da quattro turni, due successi e due pareggi, e comincia a raccogliere il lavoro di Zauri e del Direttore Leone chiamati a frenare l’emorragia di risultati che avevano fatto scivolare il Foggia in piena zona playout. C’è tanto da lavorare e da raccogliere soprattutto nelle prossime ultime due gare del girone di andata con Messina in trasferta sabato prossimo e allo Zaccheria con il Picerno prima di guardare al mercato di riparazione dove il Foggia dovrà cercare di porre rimedio a qualche errore estivo per regalare un pò di qualità e freschezza in più a questo gruppo. Infine da censurare la direzione arbitrale del Signor Maksym Frasynyak della Sezione di Gallarate che ha finito per penalizzare soprattutto i rossoneri con decisioni discutibili e con una direzione a senso unico nella distribuzione dei cartellini gialli.