Foggia si riconcilia con la vittoria. Tre punti ottenuti con grinta, carattere e un pizzico di fortuna

Gagliano esulta dopo il 3-2 al Monopoli (Foto: Antonello Forcelli)

Le pochissime presenze sugli spalti dello Zaccheria di questa sera sono la fotografia del delicato momento che si vive nell’ambiente rossonero. Sono lontane le sere magiche di qualche mese fa quando durante i playoff lo stadio foggiano faceva registrare le ventimila e più presenze. La curva nord ancora non presente che, con uno striscione molto eloquente, invita la squadra a non sbagliare anche questo appuntamento perché non ci sono più scuse, né alibi. La curva sud incita i rossoneri ma, nel primo tempo, con il Foggia sotto di un gol e con l’incubo di un’altra serata fallimentare si lascia andare ad una civile contestazione nei confronti della proprietà. Cudini manda in campo una formazione con qualche novità rispetto alla brutta prestazione di Torre del Greco. In difesa Silvestro ed Ercolani dal primo minuto con Salines fuori causa per squalifica e Riccardi in panchina e subentrato a gara in corso. A centrocampo Odjer dal primo minuto, sontuosa la sua prestazione, con Tascone e Vezzoni. In avanti conferma per Rolando al fianco di Santaniello e Millico. Prima frazione di partita dai due volti con gli ospiti propositivi e più liberi mentalmente che portano scompiglio nella metà campo dei padroni di casa e che, addirittura, si portano in vantaggio poco prima del quarto d’ora nell’unica occasione in cui i biancoverdi si sono affacciati dalle parti di Perina. E mentre sullo Zaccheria scende un gelo assurdo ecco salire in cattedra i rossoneri che reagiscono all’episodio sfavorevole. Il merito della formazione di Cudini è quello di non scomporsi più di tanto e, seppur tra mille difficoltà, molta confusione e qualche mugugno dagli spalti, comincia a macinare gioco e a riversarsi dalle parti di Gelmi. I fantasmi della zona retrocessione aleggiano in campo ma è proprio nel momento di maggiore tensione che viene fuori il carattere di questo gruppo che, nel giro di undici minuti ha la forza di ribaltare il risultato di svantaggio. Le due marcature portano la firma di Luca Ercolani, che giunto a Foggia tra lo scetticismo generale, incorna in area e piazza il pallone del pareggio ed Emanuele Santaniello che dimostra di avere i colpi del vero attaccante da area di rigore quando ci mette la zampata vincente che spiazza Gelmi. Il popolo rossonero presente comprende il momento e comincia a cantare e apprezza la reazione dei rossoneri sul terreno di gioco. Ad inizio ripresa ci si mette anche il direttore di gara a non fischiare un evidente calcio di punizione ai rossoneri e Silvestro, già ammonito nel primo tempo, commette un fallo ingenuo e si fa espellere lasciando i suoi in dieci uomini. Torna la paura tra i rossoneri e la gara diventa spigolosa, nervosa e priva di emozioni. Ma il Foggia di questa sera ha sette vite e quando Cudini decide di mandare in campo Gagliano per Santaniello probabilmente dimostra di aver visto giusto. L’ex attaccante del Potenza sale in cielo e va ad insaccare da vero bomber, su cross millimetrico di Millico, facendo esplodere di gioia i presenti allo Zaccheria. Il Foggia è nuovamente avanti ma c’è da soffrire e la curva sud torna ad alzare la voce e a sostenere Rizzo e compagni. C’è anche Andrea Schenetti nel segmento finale del match che torna in campo dopo la parentesi dell’esclusione dal gruppo squadra e combatte da vero professionista per la causa rossonera. Stringono i denti i ragazzi in campo, sentono che la posta in palio è troppo importante e si torna ad ammirare la compattezza di gruppo che aveva animato le prestazioni dei rossoneri nella prima parte della stagione. Vince il Foggia con grinta, carattere e quel pizzico di fortuna che questa sera non è mancato e ha ripagato di tanti episodi negativi che hanno costellato questo strano campionato. Vincono Rizzo e compagni e vanno a più quattro sulla zona playout e lunedì sera a Brindisi andrà in scena un’altra battaglia da affrontare con lo stesso piglio per dare continuità a questo successo e per tirarsi fuori definitivamente dalla zona di classifica difficile.