Foggia, alla ricerca dell’identità perduta. Con il Monopoli conterà solo vincere

Mister Cudini (foto: Antonello Forcelli)

La inopinata sconfitta di Torre del Greco ha pregiudicato il trittico di gare racchiuse in soli otto giorni. Uno stop inatteso quanto preoccupante per l’evolversi degli episodi che hanno caratterizzato il match del “Liguori” dal quale viene fuori un Foggia con le ossa rotte. Si è fatta decisamente preoccupante anche la situazione di classifica che vede  assottigliarsi ulteriormente il divario dalle inseguitrici che ora si è ridotto ad appena due punti e con le prossime due sfide racchiuse in pochi giorni che si chiamano Monopoli, giovedì sera allo Zaccheria, e Brindisi in trasferta lunedì prossimo. Probabilmente le ultime due chances che il calendario offre ai rossoneri per tentare di tirarsi fuori da una situazione in cui, in pochi ad inizio stagione, avrebbero scommesso. Alla luce dei risultati negativi si è passati da un campionato dignitoso, come era nei desiderata della proprietà del club, ad un campionato disastroso che sta assumendo i connotati della drammaticità. Numeri alla mano il Foggia, dal 14 ottobre giorno in cui i rossoneri battevano il Brindisi allo Zaccheria, ha raccolto la miseria di 11 punti in 17 giornate di campionato, con 12 reti realizzate e 25 subìte. Un trend sicuramente deficitario che, al netto degli errori commessi dai vertici societari, nonostante il richiamo in panca di Mirko Cudini e la rivoluzione di mercato di gennaio non hanno sortito il cambio di marcia auspicabile. Ed è proprio questo aspetto che in questo frangente preoccupa maggiormente il popolo rossonero e l’intero ambiente che teme il coinvolgimento della squadra nella lotta per evitare la retrocessione. Una situazione figlia anche delle incertezze che si vivono a livello societario dove mancano quelle figure indispensabili alla vita dello spogliatoio che facciano da trait d’union tra società e gruppo squadra che mai come in questo momento ha la necessità di sentire la proprietà vicina. E giovedì sera il Monopoli in casa, nel turno infrasettimanale, che diventa determinante per il cammino da qui al termine del campionato. Un appuntamento da non fallire assolutamente ma da affrontare con la giusta cattiveria agonistica, con il carattere e il temperamento tipico di chi deve lottare per raggiungere l’obiettivo minimo di una tranquilla salvezza. Concetti che solo il tecnico deve avere l’abilità di infondere agli uomini a disposizione e che se dovessero venire ancora una volta meno potrebbero portare anche a decisioni clamorose in tema di guida tecnica.