L’altra metà del campo – L’Audace Cerignola

Una formazione titolare dell'Audace Cerignola 2023/24 (foto: Pagina Facebook Ufficiale Audace Cerignola)

La stagione 2022/23 dell’Audace Cerignola era terminata con l’incredibile rimonta subita dal Foggia nel 2° turno dei playoff promozione. Quel ko, però, non ha segnato soltanto la fine di un sogno ma anche la chiusura dell’avventura di Michele Pazienza sulla panchina ofantina. “Non voglio ricordare la partita in cui siamo stati eliminati”, ha raccontato il presidente dell’Audace Nicola Grieco il giorno della presentazione del nuovo tecnico dei gialloblù Tisci, segno di un’amarezza non ancora smaltita e – probabilmente – anche di un’insoddisfazione che lo ha portato ad interrompere il rapporto di lavoro con l’attuale allenatore dell’Avellino.

Come accennato, il nuovo corso cerignolano è stato affidato al 49enne Ivan Tisci, nato a Genova e cresciuto nel Grifone rossoblù con cui ha esordito anche in serie A. Durante la sua lunga carriera da calciatore ha indossato pure la casacca del Foggia nel 2007/08 (21 presenze e 4 gol). Dopo un periodo in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore Tecnico, Tisci ha iniziato due anni fa la carriera da tecnico subentrando a Rufini al timone del Bisceglie in serie D senza però riuscire ad evitare la retrocessione in Eccellenza dei nerazzurri. Nella passata stagione, ha diretto il Fasano nel girone H di serie D guidandolo al 9° posto in classifica. Si è trattato dunque di una scelta di rottura, fondata sulla voglia del management di mettersi in gioco e ripartire con un entusiasmo nuovo pur nel solco di un progetto che resta ambizioso. Tisci si è dimostrato legato alla difesa a 4 e al modulo che ai tempi del Milan di Ancelotti fu ribattezzato “albero di Natale”, il 4-3-2-1, con due trequartisti a supporto di un’unica punta.

Sinora i risultati non hanno premiato il Cerignola che ha vestito i panni di “mister X”. Nessuno, infatti, ha pareggiato quanto gli ofantini nel girone C: 10 volte in 17 partite. Questa serie cospicua di pari (con appena 4 vittorie, tre delle quali comunque al Monterisi) ha contribuito a mantenere la media punti (22 in 17 turni) intorno a 1,30 a incontro. Non certamente lo score atteso alla vigilia del torneo. Anche perché l’Audace ha puntato forte sul blocco che tanto bene aveva fatto con Pazienza. Il mercato estivo di Elio Di Toro, il DS ofantino, è stato pensato con l’obiettivo di non stravolgere la rosa e far continuare a crescere il gruppo che già era stato rivoluzionato l’anno precedente dopo l’approdo in Lega Pro. Dei “big” se n’è andato solo Achik: impossibile per lui rifiutare la corte del Bari in serie B. Per il resto, sono rimasti i vari Malcore (già 7 reti per uno dei bomber più prolifici della categoria), Ligi, Russo, Coccia, Allegrini, Capomaggio, Bianco, Sainz Maza, Ruggiero, Tascone, D’Andrea e D’Ausilio (nonostante anche per quest’ultimo ci fosse l’interesse di alcuni club di cadetteria). 

A loro si sono aggiunti elementi di categoria e giovani di prospettiva. Inevitabile citare l’ex rossonero Martinelli, arrivato a Cerignola dopo la promozione con il Catanzaro; così come dalle Aquile calabresi è giunto l’esterno sinistro Tentardini. A proposito di fluidificanti sull’out mancino, Di Toro ha firmato il colpo Agostino Rizzo (in rete due volte sinora), proveniente dall’Avellino, dove ha giocato per 4 stagioni. Le chiavi della porta ofantina sono state affidate invece al lituano di scuola Sampdoria Krapikas, ex Ternana, un portiere dalle potenzialità fisiche importanti ma dal rendimento non sempre costante. Dopo il semestre in prestito al Picerno, è tornato in gialloblù il centrale Gonnelli, una rete in «B» con il Livorno qualche campionato fa, così come è rientrato alla base anche l’attaccante Neglia dopo il passaggio temporaneo alla Fermana. Tra i giovani, citiamo l’ottimo Ghisolfi (peraltro infortunato, come Sainz Maza), svezzato dalla Cremonese e autore di una partenza di campionato eccellente, e il prodotto blucerchiato reduce dalla promozione in Lega Pro con il Catania Mattia Vitale, centrocampista classe 2004, stessa età e medesimo ruolo di Alessandro Carnevale, “transitato” in passato pure nelle giovanili foggiane. 

Il colpo estivo di mercato è stato però Vito Leonetti, attaccante classe ’94 nato e cresciuto a Bari: con i galletti ha debuttato in «B» e con la Primavera nel 2014/15 ha realizzato 17 gol in 14 match. Dopo alcuni anni di prolifica gavetta in serie D (nel biennio 2017-19 con la Vastese ha segnato 37 reti in 63 incontri), è esploso in Lega Pro con la Turris di Caneo nel 2021/22 mettendo a referto 15 gol in 35 presenze. L’anno scorso è quasi arrivato in doppia cifra malgrado abbia chiuso il torneo in anticipo per un problema serio all’adduttore che ne ha condizionato anche l’avvio in maglia Audace. Per lui l’inizio in riva all’Ofanto è stato complicato essendo stato espulso al debutto con il Messina e avendo rimediato per quel rosso tre turni di squalifica. Nel tempo però Leonetti è cresciuto ed è diventato elemento importante nello scacchiere offensivo di Tisci, che può contare pure sulla “fame” di reti del gaucho Franco Sosa, sbarcato in Italia dall’Argentina nel 2019 e sino a quest’anno attore protagonista solo in serie D: Di Toro lo ha infatti portato a Cerignola dopo l’ottima stagione 2022/23 al Team Altamura (girone H) dove ha messo a segno 12 reti in 33 presenze.