Foggia, serve una svolta tecnica dopo l’anonima prestazione odierna con il Potenza

Alastra si tuffa e para il rigore a Peralta (foto: Antonello Forcelli)

Nel deserto dello Zaccheria Foggia e Potenza in campo dopo una settimana vissuta in silenzio e senza rilasciare dichiarazioni con le due Società accomunate da un silenzio stampa utile a celare una situazione critica che si trascina da più di qualche settimana. Dalla fiducia a tempo per Mirko Cudini all’esonero di Franco Lerda e l’improvvisa rescissione di contratto di Pino Raffaele chiamato al capezzale di un sofferente Potenza. Piove a Foggia e anche il tempo è la fotografia del momento rossonero che alla vigilia è conscia che quella di stasera è l’ultima chance per il tecnico marchigiano ma anche l’ultima chiamata per raddrizzare una stagione che sembra tutta in salita. Piove sul bagnato con Andrea Schenetti che si ferma durante la rifinitura e va inizialmente in panchina con Tounkara al fianco di Tonin mentre Peralta è in cabina di regìa sulla trequarti. Le uniche note positive i rientri di Rizzo e Di Noia che, in parte, compensano le assenze per squalifica della coppia centrale Riccardi e Carillo. Primo tempo piuttosto noioso come accade da qualche partita con tanta buona volontà ma nulla di più. L’errore dal dischetto di Peralta è lo specchio fedele dell’inversione negativa subìta da un gruppo che aveva cominciato bene il Campionato e che è andato spegnendosi con il passare delle giornate. Nella ripresa il Foggia sembra non avere le motivazioni giuste e non riesce ad imbastire una azione degna di tal nome e a tratti diventa irritante la manovra dei rossoneri sul terreno di gioco. Squadra in chiara caduta libera, senza idee, lenta e prevedibile. Un’altra serata da dimenticare, un’altra prestazione indecente dove nel grigiore totale ci sentiamo di salvare i soli Rizzo, Salines e Tonin gli unici a metterci un po’ di determinazione e agonismo le cui prove vanno appena oltre la sufficienza. Per il resto solo il deserto come lo Zaccheria questa sera. E se il match con il Potenza doveva essere l’ultima chance per Cudini di salvare la panchina crediamo che da domani il Foggia debba necessariamente cambiare registro per non compromettere l’intera stagione. Il gruppo sembra non seguire più il proprio allenatore e ora la palla passa alla Società che dovrà individuare l’uomo giusto per salvare una barca che prende acqua da tutte le parti.