Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne regionali del Corriere dello Sport.
A Garattoni sono stati restituiti almeno venti metri di campo dalla sfida del Partenio. Passando dal 4-3-3 di ordinanza al nuovo e per questa stagione inedito modulo 3-4-1-2, Cudini avrà forse pensato anche agli inserimenti dell’ex terzino, promosso a tutto spiano una stagione fa esterno di centrocampo. Uno stantuffo dal piede caldo: sono di Garattoni otto gol dei sessanta complessivi nella passata stagione, una rivelazione in piena regola per il venticinquenne cesenate che forse a fine stagione sognava un posto in serie B, a prescindere se li avrebbe raggiunti attraverso i playoff con il Foggia. Ma il mercato l’ha lasciato in maglia rossonera, del resto Garattoni ha altri due anni di contratto con il club di Canonico. Vuol dire che proverà a raggiungere la B anche quest’anno con la maglia che l’ha consacrato titolare e dalla stagione scorsa anche “bomber”, sia pure a mezzo servizio.
AVANZATO. Cudini l’ha capito al volo un giocatore così, così alla terza partita di campionato l’incrollabile fede proclamata a inizio di stagione nel modulo 4-3-3, è stata subito demolita dalla ragion di Stato e dall’opportunità di sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori. Un ripensamento subito ricompensato dalla prestazione di Garattoni che al Partenio ha costruito, da par suo, due nitide occasioni da gol per la porta dell’Avellino. Aprendo di fatto i giochi di una partita finita senza gol, ma con tante occasioni: suo l’inserimento in area a inizio di partita con il pallone a sfiorare di un niente il palo esterno. Un gol mancato, ma che ha permesso al Foggia di prendere coraggio e di costruire ancora davanti alla difesa biancoverde. E’ mancato solo il gol a incorniciare una prestazione superba, ma il Foggia ci sta lavorando. E con un Garattoni in più anche l’attacco potrebbe trovare giovamento, un po’ come accadde nell’ultima stagione con Ogunseye, bomber con 11 reti dell’attacco del Foggia, ma che trovò sponda nella vitalità in area di rigore in un ex terzino, poi rielaborato esterno di centrocampo, un importante incentivo per trovare la via sottoporta.
LA SPINTA SULLE FASCE. Il Foggia in costruzione verosimilmente continuerà a giocare dunque con tre marcatori in difesa per liberare la fantasia di Garattoni e ora anche di Rizzo sulla corsia di sinistra. L’ex stabiese è l’altro uomo “nuovo”, per così dire, del gioco di Cudini. Un anno fa, com’era confinato in difesa come marcatore fisso, Rizzo non poteva certo mettersi a cercare la porta con maggior lena e convinzione. Quest’anno dunque Cudini avrà due frecce sugli esterni, per portare rifornimenti alle punte e cercare la via del gol. Del resto il gioco del trainer marchigiano agevola le incursioni e il fraseggio, le condizioni ci sono tutte per sbloccare la casella dei pochi (uno) gol finora realizzati.