GdS – Iscrizioni, oggi i verdetti: Reggina poche speranze, uno spiraglio per il Lecco

Marco Frigerio durante Foggia-Lecco (foto: Antonello Forcelli)

Ecco quanto riportato in data odierna sulle colonne nazionali della Gazzetta dello Sport.

Tutti in attesa. Perché questa mattina, nel Consiglio federale programmato per le 10, si decide (almeno parzialmente) il destino di una serie di squadre. Il campo centrale è ovviamente quello in cui lecco e Reggina si giocano l’iscrizione alla prossima Serie B.

Lecco Partiamo dal club lombardo, promosso dopo un sensazionale finale di stagione conclusa con la vittoria nei playoff sul Foggia il 18 giugno. L’accesso in B in questo caso è stato negato perché alla mezzanotte del 20, poco più di 48 dopo la certezza della promozione, il lecco non ha consegnato l’intera documentazione necessaria sullo stadio in cui avrebbe giocato: l’Euganeo di Padova. Alcune carte relative alla pubblica sicurezza sono arrivate oltre la scadenza fissata dalla Figc che, da regolamento, è perentoria. Nella tarda serata di ieri la Federazione ha ricevuto il parere della Commissione infrastrutture, parere che – al pari di quello della Covisoc sulla Reggina di cui parliamo più avanti – è tenuto in fortissima considerazione dal Consiglio federale che si esprime sulle licenze. In questo senso c’è già ottimismo, ma il lecco è convinto che, se anche alla fine non dovesse andare bene oggi, potrà far valere le sue ragioni nei prossimi gradi di giudizio (Collegio di Garanzia il 20 e 21 luglio, Tar 2 agosto): alla base della difesa c’è l’impossibilità, complice lo slittamento dei playoff di C, di avere i tempi tecnici per reperire tutta la documentazione.

Reggina Diverso il caso della Reggina. Il club calabrese non ha effettuato nei termini previsti dalla Figc (il solito 20 giugno) il pagamento di 757 mila euro, sul cui saldo però il Tribunale fallimentare di Reggio Calabria aveva fissato la scadenza al 12 luglio. Adesso ha versato tutto, ma questo balletto tra ordinamento sportivo e giustizia ordinaria non viene accettato dalla Federazione, né tantomeno dalla Covisoc. E non può avere alcun effetto la comunicazione arrivata ieri sulla sottoscrizione «di un preliminare di vendita del 100% delle quote alla società di consulenza Guild Capital, fondata da Iain Shovlin, con sede operativa anche sulla piazza di Londra», dietro cui c’è l’italiano Marco Quaranta (operazione su cui lo studio Tonucci ha smentito il ruolo di intermediario). Una cessione che sarebbe comunque vincolata alla permanenza di Serie B della Reggina, ma che non può evidentemente incidere sulle decisioni in merito alle licenze.

Chi aspetta Comunque vada oggi, pioveranno ricorsi. Brescia e Perugia, nell’ordine le potenziali riammesse, sono le prime ad essere sul piede di guerra (hanno già presentato diffide formali contro la Figc minacciando richieste danni per svariati milioni di euro), ma anche il Foggia rivendica un ruolo nella battaglia: punta a prendere il posto del lecco, sostenendo (al contrario di quanto dicano le Noif) che dalla C alla B ne debbano salire 4. Se la licenza per la B di Reggina e lecco dovesse essere rifiutata, i due club formalmente non potrebbero nemmeno disputare la Serie C, visto che non hanno presentato l’iscrizione. Al netto di possibili deroghe, in C si libererebbero quindi due posti: il primo andrebbe all’Alcione di Milano (che ha già un’intesa con il sindaco Sala per giocare all’Arena), il secondo al Piacenza. Per chiudere il quadro di chi aspetta, l’Atalanta Under 23 è pronta a prendere il posto del Siena, pure bocciato dalla Covisoc e in attesa oggi del verdetto del Consiglio federale, mentre il Mantova sarà riammesso al posto del Pordenone che ha da tempo rinunciato. Tornando alla B, il termine per presentare le riammissioni è fissato al 18 luglio, per la definizione degli organici si aspetterà il Collegio di Garanzia, ma non è escluso che la Figc scelga di attendere addirittura il ricorso al Tar del 2 agosto. In ogni caso sarà una lunga estate di aule, avvocati e attese.