Il Foggia non c´è, il Rimini passa allo Zaccheria

E´ finita come tutti speravano non fosse. Il Rimini passeggia sulle rovine del Foggia e porta a casa altri tre punti. L´unica cosa bella per gli spettatori foggiani è il modo col quale lo stadio ha ricordato le vittime del crollo di Via delle Frasche. Per dieci minuti un silenzio quasi irreale; poi, appena la curva riprende a cantare, il Foggia sfiora il gol; è il 10’ quando sul primo calcio d’angolo battuto da Mounard, Pagliarulo stacca di testa impegnando severamente Dei. Pochi minuti più tardi la risposta, sempre di testa del riminese Ricchiuti sul quale anche Marruocco si fa trovare pronto. Episodio dubbio al 15’ quando in una mischia Oliveira colpisce a pochi metri dalla linea di porta, dopo una evidente spinta, senza centrare il bersaglio.Un minuto più tardi è Mounard con una staffilata dai trenta metri a costringere Dei alla respinta in angolo. Inattesa arriva la doccia fredda al 22’. Floccari scatta sul filo del fuorigioco, vince un rimpallo con Marruocco in uscita bassa, poi trova il tempo per il cross radente e da due passi, con la porta sguarnita per Ricchiuti è un gioco da ragazzi realizzare. Il Foggia si scuote già un minuto più tardi; il tiro di Oliveira ,però, non è forte ed è centrale. Pochi istanti dopo è Stefani a raccogliere una palla vagante, ma il suo sinistro finisce a lato. Dopo una fase di stanca, il Foggia torna a farsi vedere dalle parti di Dei con una gran bella punizione di Mounard che scheggia la parte esterna del palo. Il finale di tempo è assai palpitante; prima il Rimini ha l’occasionissima per raddoppiare con Ricchiuti che tutto solo dinanzi a Marruocco (e in posizione sospetta) spara addosso all’estremo foggiano. Poi in un’azione confusa il Foggia si procura la migliore occasione per pervenire al pari. Su cross di Cichella, Bravo nella sua area di rigore colpisce il pallone di mano; per Giglioni di Siena non ci sono dubbi. Dal dischetto va Oliveira che spara centralmente. Bravo Dei a neutralizzare. Si va al riposo col Rimini che conduce allo Zaccheria. Nella ripresa il Foggia ci mette un po’ a carburare. Solo una debole punizione dal limite battuta da Catalano (12’) è degna di essere annotata sul taccuino. Il Foggia denota ancora una volte grandi difficoltà in fase di impostazione e non riesce a creare pericoli. Giannini corre ai ripari gettando nella mischia La Porta e richiamando Lulù Oliveira. Altra prestazione non positiva del belga sul quale pesa anche l’errore dal dischetto. Poi c’è spazio anche per Pascariello, che aveva “tolto le castagne del fuoco” già nella gara col Lanciano quindici giorni fa. Ma evidentemente il Foggia nella ripresa non è sceso in campo, tant’è che l’unica occasione prodotta è un debole colpo di testa di Da Silva quando il recupero è già iniziato. Finisce così, con dei fischi assordanti del pubblico. Un’altra domenica da dimenticare. (nella foto i calciatori del Rimini festeggiano a fine gara)